Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Urgnano (Bg) il 24.2.1908, dove risiede, di famiglia contadina, bracciante e poi operaio, comunista. Scheda biografica dal 14.4.1939 al 29.1.1942. Frequenta la scuola fino alla quarta elementare, presta servizio militare dal 25.4.1928 al 10.9.1929 presso il 67° Reggimento Fanteria. Subito dopo il congedo è volontario a Tripoli (Libia) nel 1° Reggimento Fanteria, dove rimane fino al maggio 1930. Appena rientrato dalla Libia, il 9.5.1930 emigra in Francia, a La Seyne-sur-Mer (dipartimento Var, regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra) nei pressi di Tolone, dove lavora come carbonaio e dove raggiunge il fratello Luigi Ferdinando, detto Nando (n. 1901), emigrato il 14.9.1929 con la moglie e gli 8 figli e dove nel 1936 viene raggiunto dal padre Battista, ormai di 71 anni. Nell’ottobre 1936 si reca in Spagna dove si arruola come volontario anti-franchista. Secondo le informazioni presenti nella scheda biografica presente nel data-base dell’Aicvas, nell’ottobre 1936 si arruola nelle formazioni anti-franchiste tramite l’organizzazione di GL. Nel dicembre 1936 viene ferito sul fronte di Madrid. Si cura in Francia e poi rientra in Spagna, dove nell’aprile 1937 è sergente della compagnia zappatori del Battaglione ‘Garibaldi’. In RF il 31.12.1938 per arresto e il 7.5.1939 in BR alla pagina n. 530. La Prefettura di Bergamo non acquisisce altre notizie nel periodo compreso tra il giugno 1939 e il gennaio 1942, quando cessano le segnalazioni. Ha una sorella, Angela, sposata e residente a Ghemme (No), un’altra, Luigia, sposata con Angelo Luigi Brolis, contadino affittuario a Urgnano, e altri fratelli, Luigi Francesco (n. 1905) e Serafino (n. 1916), dal 21.11.1934 residenti come contadini a Cascina Bettola presso Vigevano (Pv). A questi ultimi la sorella Angela il 19.4.1939 scrive una lettera in cui li esorta a sostenere il progetto di far rientrare il padre in Italia dalla Francia. Nel 1939 la corrispondenza diretta ai fratelli Pagani viene posta sotto controllo. Questi i suoi connotati descritti nella scheda biografica: “alto 1,70, corporatura snella, colorito roseo bruno, capelli castani lisci, viso ovale, naso medio rettilineo, occhi castano-cerulei, sopracciglie folte, andatura lenta”. G. Brighenti e L. Cordioli (1976), sulla base della testimonianza di un fascista, riportano la notizia, poi ripresa da M. Cefis nel volume É andato coi rossi (2013), che Pagani sarebbe stato ucciso per vendetta politica da un legionario fascista italiano di Urgnano, che lo aveva riconosciuto tra i prigionieri nei giorni della capitolazione di Madrid. Tuttavia, la scheda biografica dedicata a Pagani alla pagina 133 del volume K1B45. Lombardi e ticinesi per la libertà in Spagna (1976) ritiene l’ipotesi poco fondata ("la cosa sembra improbabile se non altro perché non si vede come il garibaldino Pagani potesse essere a Madrid nei giorni della capitolazione della città"). Cpc b. 3647, 1938-1942, scheda biografica. (G. Mangini, R. Vittori)