Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Bergamo il 7.1.1894. Orfano di padre, vive con la madre e le due sorelle. Operaio fonditore, nel 1912 lavora per circa un anno presso la fonderia Negrisoli di Bergamo, che però lo licenzia a causa delle sue idee politiche. Assunto poco tempo dopo dalla fonderia Mangili di via Borgo Santa Caterina, viene di nuovo licenziato, stavolta per mancanza di lavoro. Nell’autunno 1914 è disoccupato. Alla vigilia della prima guerra mondiale è su posizioni socialiste rivoluzionarie e frequenta il gruppo degli anarchici bergamaschi. Con alcuni di questi – Alessandro Caglioni, Luigi Marcassoli, Ernesto Cassera, Camillo Mazzoleni - il 5.11.1914 al Teatro Nuovo di Bergamo interrompe continuamente il comizio filo-interventista di Cesare Battisti. Il gruppo viene infine buttato fuori dal teatro. Il 27.3.1925 si licenzia dallo stabilimento Franchi Gregorini di Lovere (Bg) e pochi giorni dopo, il 2.4.1925, viene arrestato presso la CdL di Bergamo mentre è in corso una riunione: viene rimesso in libertà il giorno 3 alle ore 10.30. Nel 1925 lavora come meccanico fonditore presso la Magrini e risiede a Bergamo in via Casalino 6, mentre nel 1928 risiede in via San Giacomo 38 presso Macaggi e lavora agli stabilimenti Dalmine. Aderisce al partito socialista unitario e si è abbona a «La Giustizia». Nel 1928 si trasferisce in Città Alta in via Solata 3 presso parenti, mentre nel 1933 abita in Piazza Vecchia 8 e lavora ancora alla Dalmine. Radiato nel novembre 1933. (G. Mangini, R. Vittori)