Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Sforzatica (Bg) il 22.10.1888, ha 3 sorelle e 2 fratelli. Combatte nella prima guerra mondiale, prima nel 78° Fanteria e poi nell’8° Fanteria. Viene ferito alla mano destra, al piede sinistro ed alla testa. Risiede a Ranica in via Castello 10, emigra in Francia e Belgio, poi rientra in Italia. Sposato, ha 4 figli, dal 17.11.1936 al 13.1.1938 è stato operaio in Africa Orientale come assistente edile alle dipendenze dell’ing. Berneo e della ditta Credassi, poi come muratore presso l’Impresa Edile Lanfranconi di Dalmine. Arrestato la domenica 27.3.1938 perché canta ‘Bandiera rossa’. L’episodio viene riferito dal console della 14a legione ‘La Garibaldina’ della Mvsn di Bergamo, Giovanni Gallo, che scrive in proposito al prefetto di Bergamo, al comando generale della Mvsn di Roma, al comando dei Cc di Milano e alla Federazione provinciale Fascista di Bergamo: “Risulta a quest’U.P.I. che il 27 u.s., verso le ore 11, in via Roma nel Comune di Torre Boldone, certo Pagani Giuseppe fu Giacomo, residente in Ranica in via Castello 10, alterato dal vino, cantava ‘Bandiera rossa’. Erano presenti certo Gallone, residente in questa città in via Monte Pietra 20 che transitava in quel mentre in bicicletta per la strada suddetta ed i fascisti Della Vite Egidio da Torre Boldone e Trimarchi, tutti non meglio identificati. Il Pagani ha lavorato per parecchi anni in Francia e nel Belgio. Attualmente lavora nell’Impresa edile Lanfranconi in Dalmine. Di quanto sopra riportato ne è a conoscenza il Segretario Politico del fascio di Combattimento di Ranica Sig. Salvatore Asmini”. Arrestato il 30.3.1938, viene portato nelle carceri giudiziarie di Bergamo il 31.3.1931 e interrogato da Luigi Proto, funzionario di Ps, che gli chiede conto delle accuse che gli vengono rivolte. Pagani ammette di aver bevuto e di aver canticchiato qualche motivo, soprattutto canzoni di guerra, ma nega decisamente di aver cantato ‘Bandiera rossa’. Il successivo 4.4.1938 viene diffidato. Radiato nel 1939. (G. Mangini, R. Vittori)