Panigoni Primo Eugenio Enrico

n. busta
81
n. fascicolo
2446
Primo estremo
1926
Secondo estremo
1933
Cognome
Panigoni
Nome
Primo
Altri nomi
Eugenio Enrico
Presenza scheda biografica
no
Luogo di nascita
Data di nascita
1895/08/01
Livello di istruzione
diploma ragioneria
Professione
direttore di banca
Collocazione politica
Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Isso (Bg) il 1.8.1895, domiciliato a Fornovo San Giovanni (Bg), ha un fratello, Giuseppe Santo (b. 72). Diplomato in ragioneria, nominato Cavaliere da Guido Miglioli, di cui è seguace, direttore della Banca Piccolo Credito Bergamasco di Treviglio, popolare. Con il parroco di Treviglio è a capo della locale sezione del Ppi. Candidato popolare nelle elezioni amministrative del 1921, nel 1924 viene bastonato dai fascisti nel corso della campagna elettorale. Per anni è corrispondente del giornale «L’Idea Popolare» di Bergamo e “nei momenti del matteottismo scrisse articoli assai violenti contro personaggi politici della plaga”, come scrivono in una nota del 30.11.1926 i Cc di Treviglio a quelli i Bergamo. Viene diffidato nel gennaio 1926 per la sua ostilità verso il fascismo. Nei mesi successivi presenta alle autorità un memoriale di autodifesa dattiloscritto, datato Treviglio 25.1.1927, in cui chiede la revoca del provvedimento di diffida, dichiarandosi da tempo estraneo all’attività politica e favorevole al regime fascista, che raccoglie la sua “incondizionata approvazione, ciò anche per i saggi provvedimenti escogitati a tutela e pel consolidamento della finanza nazionale”. Afferma inoltre di aver contribuito attivamente all’azione di propaganda del prestito del Littorio, come viene scritto nella copia della lettera indirizzata al Panigoni in qualità di direttore della banca dal Sindaco di Treviglio, Roberto Carsana, del 25.1.1927 e conservata nel fascicolo. Lo stesso giorno i Cc di Treviglio informano la Questura di Bergamo che Panigoni, in qualità di direttore di banca, “si è cattivata la simpatia e la stima della popolazione, frequenta compagnie insospettabili, ha addimostrato in varie contingenze serie simpatie per il regime, né ha dato mai motivo a sospetti di sorta in linea politica. Anche recentemente, sotto il suo personale impulso, la Banca da lui diretta in Treviglio, con attiva propaganda ed orario straordinario, contribuì egregiamente per la sottoscrizione al prestito del Littorio”. Dopo la diffida da Fornovo si trasferisce a Soncino (Cr) e poi a Cremona, sempre come direttore della banca Piccolo Credito Bergamasco, poi a Brescia, dove nel 1928 figura come vice-direttore della stessa Banca. Nel novembre 1933 risiede a Palazzolo sull’Oglio (Bg). Radiato nel 1934. Dal 1949 al 1959 è Presidente della sede di Brescia del Credito Bergamasco. (G. Mangini, R. Vittori)
Familiari
Panigoni Antonio (padre)
Nato nel 1868, mugnaio.
Lombii Maddalena (madre)
Panigoni Giuseppe Santo (fratello)
Nato a isso l'1.5.1897.
Luoghi di residenza
Fornovo San Giovanni Lombardia Italia ( - 1925) Fornovo Lombardia Italia ( - 1927) Soncino Lombardia Italia (1927 - 1928) Brescia Lombardia Italia (1928 - 1933) Palazzolo sull'Oglio Lombardia Italia
Fatti notevoli
1921
Candidato nelle liste popolari nelle elezioni del 1921 e capo della sezione del Partito Popolare di Fornovo San Giovanni
1924
Malmenato dai fascisti nel 1924 per la sua opposizione al fascismo
Sanzioni subite
diffida (1926/01 - )
Relaz. con altri soggetti
Miglioli Guido
ACS, Cpc, b. 3274
In rubrica di frontiera
no
In bollettino ricerche
no
Esclusione dallo schedario
Data di esclusione
1934