Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Villa d’Almè (Bg) il 9.3.1911, operaio al Linificio e Canapificio Nazionale di Almè con Villa. Nel 1933 viene accusato di vilipendio alla Mvsn. L’episodio viene ricostruito dai Cc di Bergamo e il relativo rapporto viene inviato alla Questura il 26.7.1933. La sera del 10.7.1933 Santo Mazzeo, caposquadra della Mvsn, intorno alle 21.30 percorre in auto la strada Zogno-Bergamo. All’altezza di Villa d’Almé, sul ponte del torrente Gaggio, dall’opposta direzione proviene un carro trainato da un cavallo, mentre il conducente sta dormendo. Al momento dell’incrocio tra l’automobile e il carro, quest’ultimo urta un parafango dell’auto. In conseguenza dell’urto il carrettiere si sveglia e Mazzeo gli chiede le generalità, proprio nel momento in cui, da un locale pubblico, stanno uscendo alcuni giovani del luogo della classe 1913 che stavano festeggiando l’imminente visita di coscrizione militare. Tra questi c’è Roncelli, che si rivolge in bergamasco al carrettiere dicendogli di non fornire a Mazzeo le proprie generalità. Il carrettiere frusta il cavallo e scappa, Mazzeo lo insegue in auto, lo raggiunge e gli intima di fornire le generalità, ancora una volta invano. Mazzeo riesce comunque a risalire alle generalità del carrettiere attraverso la targa del suo carro: si tratta di Fermo Vitali, di Giovanni e Carmelina Quarti, n. a Bruntino (Bg) il 18.10.1905 e residente a Sedrina (Bg). Mazzeo riferisce ai Cc che, alla sua richiesta rivolta ai giovani presenti se tra loro vi fossero appartenenti alla milizia fascista, la risposta ottenuta è stata "no, qui non ci sono lazzaroni ma disoccupati". Di tale risposta, interpretata come "vilipendio alla Mvsn", vengono accusati Roncelli e Nicola Giuliani di Almé (Bg). Interrogati dai Cc altri due testi presenti al fatto, Faustino Rota e Faustino Cortinovis, questi non confermano il termine ‘lazzaroni’ indirizzato ai fascisti, ma Roncelli e Giuliani (b. 49) vengono comunque diffidati il 7.8.1933. Radiato nel 1934. (G. Mangini)