Profilo sintetico riassuntivo
Nato ad Azzano San Paolo (Bg) il 9.8.1903. Muratore, ha frequentato la 4a elementare. Sovversivo, non è iscritto al Pnf. Nel corso del 1925 è internato per 3 mesi nell’ospedale psichiatrico di Bergamo. L’8.7.1926 viene denunciato alla Pretura di Bergamo per furto ai danni di Giovanni Caglioni e con sentenza del 22.1.1927 viene condannato a 20 giorni di carcere con la condizionale. Nell’agosto 1929, insieme al fratello Paolo, a sua volta manovale, con regolare passaporto rilasciato il 3.8.1929 per la Francia emigra a Parigi, dove rimane fino al gennaio 1932. Durante il soggiorno parigino, insieme al fratello Angelo incontra saltuariamente alcuni compaesani di Azzano San Paolo (all’epoca frazione di Zanica) che nell’agosto 1929 erano emigrati insieme a loro: Angelo Pedretti (di Angelo e Angela Mologni, n. Azzano San Paolo il 25.2.1905, manovale, nell’aprile 1935 risiede a Montreuil presso Parigi) e Giuseppe Negri (di Antonio e Maddalena Scarpinelli, n. ad Azzano San Paolo il 21.2.1906, manovale, che nel 1935 risiede a Ramouille presso Parigi). Tra il 1932 e il 1934, privo di lavoro e di mezzi di sussistenza, è costretto a spostarsi tra diverse località di Francia, Belgio, Lussemburgo e Olanda, ma da ognuno di questi Stati viene sistematicamente espulso perché, pur cercando lavoro, è sprovvisto di documenti regolari e di mezzi di sussistenza. Per esempio, il 27.1.1932 viene allontanato da Maastricht (Olanda) e il 12.9.1932 da Gilze en Rijen (Nord Brabante, Olanda); rientra allora in Francia, da dove viene subito espulso il 20.9.1932 e viene portato alla frontiera franco-belga per entrare nella cittadina belga di Erquelinnes (Hainaut, Vallonia). In Belgio viene di nuovo espulso e indirizzato alla frontiera francese, ma Pelucchi rientra in Belgio, dove viene di nuovo fermato e portato verso il Lussemburgo. Qui gli forniscono 20 franchi e Pelucchi se ne va senza più rientrare. Nel settembre 1933 viene espulso definitivamente dal Belgio e lui torna in Francia. L’8.3.1934 l’ambasciata italiana a Parigi lo segnala al Cpc come antifascista e per questo viene inserito in RF. Il 13.6.1934 viene emesso nei suoi confronti un decreto di espulsione dalla Francia che gli viene notificato il 21.8.1934. Tuttavia Pelucchi, che risiede a Montreuil s/Bois presso il fratello Angelo, non se ne va e per infrazione al decreto viene imprigionato per 4 mesi a Fresnes, una delle principali prigioni di Francia. Il 10.4.1935 viene rimpatriato a spese dello Stato italiano, rientra ad Azzano San Paolo e trova lavoro nei paesi limitrofi. Il 2.5.1935 viene eliminata la sua scheda di RF perché rimpatriato. La sera del 6.4.1937, trovandosi a cena a casa di Alessandro Lupini in compagnia di Francesco Mandaletti (32 anni, manovale), Pietro Tolotti (26 anni, manovale), Francesco Lupini (20 anni, manovale), Pietro Rota (30 anni, manovale), Lorenzo Angelo Aceti (28 anni, contadino), dopo aver bevuto inizia a cantare ‘Bandiera rossa’, ma viene subito fatto tacere da Rota e Mandaletti. Il giorno dopo, 7.4.1937, viene arrestato e portato in carcere a disposizione della Questura. Evidentemente, qualcuno dei commensali ha riferito ai Cc l’episodio. Il 16.4.1937 il Ministero dell’Interno con un telegramma al prefetto di Bergamo impartisce la seguente disposizione: "Pregasi fare trattenere in carcere per un mese dalla data di arresto et quindi diffidato Pelucchi Fermo di Agostino". Puntualmente, il 6.5.1937 Pelucchi viene diffidato. Il 10.4.1939 per lavoro si trasferisce da Zanica a Bolzano. Il 18.7.1941 i Cc di Zanica scrivono al questore che Pelucchi "è ritenuto intelligente quantunque non lo sembri" ed esprimono il parere che "possa far parte dello stabilimento ausiliario Lancia di Bolzano" anche se va vigilato. Cpc, b. 3835, 1931-1941. (G. Mangini)