Pesenti Tommaso Annunzio

n. busta
87
n. fascicolo
2609
Primo estremo
1935
Secondo estremo
1941
Cognome
Pesenti
Nome
Tommaso
Altri nomi
Annunzio
Presenza scheda biografica
no
Luogo di nascita
Data di nascita
1878/03/25
Luogo di morte
Genova
Data di morte
1942/01/08
Livello di istruzione
licenza elementare
Professione
facchino
Collocazione politica
Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Redona (Bg) il 25.3.1878, domiciliato a Genova, celibe, facchino, antifascista. Condannato 3 volte per oltraggio alla forza pubblica e per porto d’arma proibita, più volte fermato per misure di Ps. Arrestato il 4.12.1935, il 13.1.1936 la Prefettura di Genova riferisce al Cpc e alla Prefettura di Bergamo che, dall’inizio della guerra in Aoi, Pesenti ha sempre avuto parole denigratorie verso il regime e la guerra stessa, informando inoltre della condanna da lui subita. Dopo aver ascoltato vari testimoni, infatti, il 3.1.1936 la Commissione Provinciale per il confino di polizia di Genova lo condanna a 5 anni di confino a Bultei (Ss). La Commissione d’Appello, tuttavia, il 30.3.1936 riduce la pena a 1 anno. Durante il confino a Bultei, nel frattempo, il 23.2.1936 viene arrestato per ubriachezza, rilasciato il 27.2.1936 e il 28.2.1936 condannato al pagamento di 250 lire di multa dalla Pretura di Bono (Ss). Di nuovo arrestato per ubriachezza il 12.4.1936. In tale circostanza viene a diverbio con il contadino Pasquale Piga, milite Mvsn, al quale grida ‘lazzarone, delinquente, vigliacco’. Piga lo prende a pugni e con l’aiuto di altri lo prende anche a bastonate. Viene rimesso in libertà provvisoria il 30.4.1936. Nel periodo del confino è autorizzato a corrispondere, oltre che con la famiglia, con 3 amici e colleghi di Genova: Marco Barca, Giovanni Fornaro, Andrea Ivaldi. Il 2.5.1936 da Bultei si trasferisce a Decimomannu (Ca), prendendo alloggio in via Nazionale 13 presso Francesco Teighi. Prosciolto dal confino in quello stesso mese, il 26.5.1936 parte da Terranova Pausania (Olbia), sbarca a Civitavecchia e raggiunge Genova. Il 4.5.1938 viene fermato dalla polizia politica in occasione della visita a Genova di Mussolini del 14.5.1938 e rilasciato il 17.5.1938. Nell’ottobre 1939 è pensionato della Compagnia Scaricatori di Porto ‘Stefano Canzio’. Morto a Genova l’8.1.1942. Cpc, b. 3893, 1928-1943. (G. Mangini)
Familiari
Pesenti Alessandro (padre)
Nato nel 1845, mugnaio.
Perico Maria (madre)
Pesenti Giovanni Domenico Francesco (fratello)
Nato a Redona il 22.1.1875.
Pesenti Tommaso Samuele (fratello)
Nato a Redona il 7.7.1876.
Pesenti Teresa (sorella)
Nata a Redona il 22.10.1879.
Pesenti Maria Cleofe (sorella)
Nata a Redona il 3.1.1881.
Pesenti Rosa Teresa (sorella)
Nata a Redona il 9.4.1882, morta il 13.3.1883.
Pesenti Battista (fratello)
Nato morto a Redona il 24.5.1886.
Luoghi di residenza
Genova Liguria Italia
Fatti notevoli
1936/01/03 - 1936/05/26
Confinato politico in Sardegna
Sanzioni subite
confino politico (1936/01/03 - 1936/05/02)
Il 3.1.1936 la Commissione provinciale per il confino di polizia di Genova lo condanna a 5 anni di confino a Bultei (Ss). La Commissione d’appello il 30.3.1936 riduce la pena a 1 anno.
arresto (1938/05/14 - 1938/05/17)
Il 4.5.1938 viene fermato dalla polizia politica in occasione della visita a Genova di Mussolini del 14.5.1938 e rilasciato il 17.5.1938.
Relaz. con altri soggetti
Piga Pasquale (fascista)
Barca Marco (collega di lavoro)
Fornaro Giovanni (collega di lavoro)
Ivaldi Andrea (collega di lavoro)
In rubrica di frontiera
no
In bollettino ricerche
no
Esclusione dallo schedario
Altre fonti archivistiche
(ACS-CPC) Archivio centrale dello Stato (Roma), Casellario Politico Centrale
Busta 3893, Fascicolo