Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Redona (Bg) il 25.3.1878, domiciliato a Genova, celibe, facchino, antifascista. Condannato 3 volte per oltraggio alla forza pubblica e per porto d’arma proibita, più volte fermato per misure di Ps. Arrestato il 4.12.1935, il 13.1.1936 la Prefettura di Genova riferisce al Cpc e alla Prefettura di Bergamo che, dall’inizio della guerra in Aoi, Pesenti ha sempre avuto parole denigratorie verso il regime e la guerra stessa, informando inoltre della condanna da lui subita. Dopo aver ascoltato vari testimoni, infatti, il 3.1.1936 la Commissione Provinciale per il confino di polizia di Genova lo condanna a 5 anni di confino a Bultei (Ss). La Commissione d’Appello, tuttavia, il 30.3.1936 riduce la pena a 1 anno. Durante il confino a Bultei, nel frattempo, il 23.2.1936 viene arrestato per ubriachezza, rilasciato il 27.2.1936 e il 28.2.1936 condannato al pagamento di 250 lire di multa dalla Pretura di Bono (Ss). Di nuovo arrestato per ubriachezza il 12.4.1936. In tale circostanza viene a diverbio con il contadino Pasquale Piga, milite Mvsn, al quale grida ‘lazzarone, delinquente, vigliacco’. Piga lo prende a pugni e con l’aiuto di altri lo prende anche a bastonate. Viene rimesso in libertà provvisoria il 30.4.1936. Nel periodo del confino è autorizzato a corrispondere, oltre che con la famiglia, con 3 amici e colleghi di Genova: Marco Barca, Giovanni Fornaro, Andrea Ivaldi. Il 2.5.1936 da Bultei si trasferisce a Decimomannu (Ca), prendendo alloggio in via Nazionale 13 presso Francesco Teighi. Prosciolto dal confino in quello stesso mese, il 26.5.1936 parte da Terranova Pausania (Olbia), sbarca a Civitavecchia e raggiunge Genova. Il 4.5.1938 viene fermato dalla polizia politica in occasione della visita a Genova di Mussolini del 14.5.1938 e rilasciato il 17.5.1938. Nell’ottobre 1939 è pensionato della Compagnia Scaricatori di Porto ‘Stefano Canzio’. Morto a Genova l’8.1.1942. Cpc, b. 3893, 1928-1943. (G. Mangini)