Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Gazzaniga (Bg) il 24.5.1913, vive a Vertova, minatore, comunista. Con regolare passaporto rilasciato dalla Questura di Bergamo il 23.8.1930, il giorno dopo emigra e giunge il 26.8.1930 in Belgio, a Seraing (Liegi), dove abita in rue Vecquée 119 e lavora nelle miniere di carbone. Prima di emigrare per il Belgio era operaio filatore, aveva fatto parte dei balilla, poi degli avanguardisti e, dopo la sua partenza, tramite la madre chiede al capogruppo dei Giovani Fascisti di Vertova la tessera di Giovane Fascista, che gli viene inviata. Nel settembre dello stesso 1930 passa a Montignies-sur-Sambre, rue Sentier de la Fontaine 5, sempre come minatore. Nel marzo 1931 è a Châtelineau, un sobborgo della cittadina di Châtelet (Hainaut), mentre nel settembre 1931 passa a Jumet, un sobborgo di Charleroi, rue de la Fraternité 2. Dal consolato di Charleroi l'8.4.1932 giunge al Cpc, e da questo alla Prefettura di Bergamo, un rapporto nel quale si afferma che Pezzani lavora nella miniera del Trieu-Kaisin a Chateaulineau, è "imbevuto di idee comuniste" e risulta iscritto alla federazione comunista italiana di Charleroi, al Soccorso Rosso Internazionale e alle L.I.A.B., ma non svolge propaganda; viene chiesta la sua iscrizione in RF e BR. Il 28.7.1932 i Cc di Clusone scrivono alla Questura di Bergamo che Pezzani, dopo una ferita alla testa, "è rimasto alquanto anormale di mente". Nel marzo 1933 si trasferisce a Couillet, un sobborgo di Charleroi, rue de Chatelet 508, nell'agosto successivo a Montigny-sur-Sambre, chaussée Solvay 17. Nel 1933 si iscrive al dopolavoro fascista di Charleroi. Il 26.6.1934 il console italiano di Charleroi scrive al Cpc e al Ministero degli Esteri e, per conoscenza, al prefetto di Bergamo, che Pezzani è iscritto al supplemento della RF n. 66 come persona da sorvegliare e perquisire. Per effetto di ciò, il console dispone che il suo nominativo venga cancellato dall'elenco dei partecipanti del dopolavoro di Charleroi all'imminente VI concorso ginnico di Roma, ma, dato che "Pezzani è regolarmente iscritto a questo Dopolavoro da più di un anno e si è sempre mostrato attivo e ossequiente agli ordini; è uno dei migliori elementi della squadra di ginnastica avendone seguito puntualmente il corso d'istruzione", il console chiede le ragioni dell'iscrizione di Pezzani in RF, per capire se può o meno partecipare alla gara ginnica, cioè "esaminare la possibilità di annullare il provvedimento preso a suo carico". Nel 1935 si iscrive al fascio di Charleroi (Belgio). Come informa il Consolato italiano di Charleroi il 16.4.1935, con un'informativa che il Cpc trasmette a sua volta al prefetto di Bergamo il 7.5.1935, a Montigny-sur-Sambre è uno dei soci più attivi del dopolavoro e interviene regolarmente a cerimonie e manifestazioni patriottiche della locale colonia italiana. Nell'agosto 1939 risiede ancora a Montigny-sur-Sambre, rue du Calvaire 4 e il 5.9.1939 il Cpc comunica al prefetto di Bergamo che, non avendo dato luogo a rilievi, a Pezzani viene revocata l'iscrizione in RF e in BR per 'cessati motivi'. Il Cpc il 5.11.1940 informa il prefetto di Bergamo che Pezzani è in Germania per lavoro, trasferito dall'Ufficio tedesco di reclutamento di Charleroi. Il 12.2.1943, a firma Giulio Pierucci, l'Ufficio Sindacale Italiano di Collegamento col Fronte Tedesco del Lavoro di Berlino (Neue Winterfeldstrasse 14 - Servizio Organizzazione - Ufficio Campi e Fiduciari), scrive alla Questura di Bergamo per ottenere informazioni su Pezzani in vista di un'eventuale assegnazione di una carica per l'Organizzazione Sindacale. Il 26.8.1942, con un permesso di 15 giorni, dalla Germania passa in Belgio per rientrare in Italia, a Vertova, dov'è domiciliato e residente in via Inondacqua 16. Il 10.9.1942 torna in Germania. Nel fascicolo è conservata una sua fotografia. Cpc, b. 3918, 1932-1943. (G. Mangini)