Profilo sintetico riassuntivo
Nato ad Armio (Va) il 28.9.1881, sacerdote. Proveniente da Tradate (Va), dal 1910 è a Treviglio (Bg), prima come cappellano all'Istituto Suore Canossiane e assistente all'oratorio maschile, poi come canonico curato con beneficio. Popolare e migliolino, legato all'Opera Bonomelli, nel primo dopoguerra istituisce l'Ufficio del lavoro a Treviglio, del cui circondario è l'organizzatore più attivo delle Leghe del Lavoro di contadini e operai, nel tentativo di imitare lo sviluppo del movimento socialista, tanto da essere ripreso dai suoi superiori per il troppo zelo. La sezione di Treviglio dell'Ufficio del Lavoro ha sede presso l'abitazione di don Piazza. Nel 1925, insieme ad altri, viene chiamato dalla Cattedra Ambulante di Bergamo a far parte della Commissione di vigilanza alla scuola dei contadini. In un rapporto del 13.6.1925, inviato dal comandante dei Cc di Treviglio Nicola Gradesi alla Sotto-prefettura di Treviglio, viene definito "capace di capitanare una sommossa popolare se la situazione politica dovessi capovolgersi". Sospettato di aver promosso lo sciopero delle operaie della filanda Boldoni e Croci, viene scagionato dalla Sotto-prefettura di Treviglio perché, dopo aver ricevuto una delegazione delle operaie che si rivolgevano a lui per averne consiglio, egli dichiara di non potersene occupare, tanto che le operaie, deluse, riprendono il lavoro. Diffidato nell'aprile 1927, viene compreso nell'elenco degli oppositori. Nel novembre 1931 diviene arciprete di Novate Milanese, mentre dal maggio 1932 è nominato prevosto foraneo vicario di Nerviano (Mi) dove, per l'inaugurazione della Torre Littoria dell'Acquedotto, nel 1934, pronuncia un "discorso vibrante di patriottismo e di ammirazione per l'opera del regime". Radiato nel 1934. Muore nel 1961. Nel fascicolo è contenuta una fotografia. (G. Mangini)