Profilo sintetico riassuntivo
Nata a Scanzorosciate (Bg) il 16.2.1881. Nel 1909 si trasferisce da Scanzorosciate a Gaglianico (Vc) senza più fare ritorno. Nel 1936 lavora come operaia tessitrice nel lanificio 'Figli di Pietro Bertotto' di Biella. La Questura di Vercelli nell'estate 1936 è informata del fatto che nello stabilimento c'è malcontento nelle maestranze, tanto che la federazione fascista di Vercelli riceve una lettera anonima in cui si denuncia la violazione dei contratti di lavoro da parte dell'azienda e la mancata assistenza alle maestranze da parte dei sindacati fascisti. Le indagini della Questura individuano come responsabili della lettera le operaie Gemma Milano (di Gioacchino) e Emma Giuseppina Caneparo (di Ernesto), sostenute da Angela Seggioro (di Giovanni), e appunto da Angela Pievani, che esprimono la volontà di ricorrere al federale locale per ottenere l'aumento di paga. Il 5.11.1939 il prefetto di Vercelli scrive a quello di Bergamo che 'le lagnanze però risultarono infondate anche perché nessuno degli operai ebbe mai a muovere lagnanze del genere". Nel fascicolo è conservata una sua fotografia in triplice posa del 5.11.1936. Le operaie Caneparo e Seggioro vengono ammonite, mentre Pievani viene diffidata. Dal 1.10.1939 risiede a Candelo (Vc) in via Ferrovia 19. (G. Mangini)