Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Zandobbio (Bg) il 22.9.1905, muratore, comunista. Ha una sorella, Elodia (n. Zandobbio il 31.8.1900), che lavora come domestica presso il conte Marenzi di Ranica (Bg) e nel febbraio 1938 a Bergamo Alta in via Arena presso Monsignor Mazzone, Canonico del Duomo. I Pinessi sono una famiglia di contadini stabilitisi a Zandobbio da Foresto Sparso (Bg) nel 1876. Nel novembre 1913, quando Luigi ha otto anni, la famiglia si stabilisce a Ranica. Nel 1928 Luigi emigra in Belgio e poi in Francia, ad Argenteuil (Val d’Oise, Île-de-France). Partecipa alla guerra di Spagna e nel novembre 1936 si arruola come miliziano anti-franchiesta entrando nella 4a compagnia del Battaglione Garibaldi della XII Brigata Internazionale. Per questo il 30.8.1937 è iscritto in RF come 'comunista da arrestare'. Interrogata nell'ottobre 1937, la sorella afferma che Luigi non ha più dato notizie di sé per effetto di contrasti avvenuti all'interno della famiglia e aggiunge che le uniche notizie avute dalla Francia sono quelle fornite da una certa Madame Cosette, la quale, alla fine di agosto 1937, le aveva spedito una somma di denaro. Inoltre, avanza l'ipotesi che il fratello sia deceduto in battaglia, senza però precisare dove, come e quando. In effetti, Pinessi muore il 16.3.1937 in seguito alle ferite riportate nella battaglia di Guadalajara, in particolare per la conquista del Palacio de Ibarra. Nel febbraio 1938 la sorella Elodia consegna spontaneamente in Questura a Bergamo il testo di una lettera scritta da 'Cosette' e spedita al vecchio indirizzo di Elodia Pinessi a Ranica, quando era presso il conte Marenzi: "Signorina Elodia, dopo la mia lettera dell'agosto non ho avuto nessuna nuova sua. Mi è molto dispiaciuto poiché rimango sempre una buona amica per lei. La comprendo e per questo avrei desiderato sue nuove. La pregherei anche di farmi noto se ha ricevuto L. 180 spedite ancora il 6 agosto, parte del debito con suo fratello. Cara signorina, aspetto una sua appena potrà augurandole tante cose assieme a suo padre. Lei deve sapere che non ho pagato tutto il debito e vorrei mi dicesse cosa devo fare, se spedire tutto in una volta o in diverse volte. Gradisca da parte mia affettuosi saluti sua amica - Leonilde - Scriva ora a questo indirizzo, ho cambiato casa: Madame Malatray, 13 rue de Valmy, Maisons-Alfort, Seine, Francia".
Accanto alla firma, un funzionario della Questura ha aggiunto una nota: "Sotto la firma si intravede il nome Cosette cancellato". La località indicata, Maisons-Alfort, si trova a 3 chilometri a sud-est della periferia di Parigi. L'assegno bancario internazionale di L. 180 per Elodia Pinessi è inviato da M.me Cosette, rue du Port, Saint Denis (Seine), sequestrato dalla Prefettura di Bergamo e inviato al Ministero dell'Interno nell'ambito del sequestro delle rimesse del 'Soccorso Rosso Internazionale'. Altre rimesse a nome di Elodia vengono sequestrate nei mesi successivi. Elodia non conosce la mittente, ma ritiene che sia amante o fidanzata del fratello, emigrato in Belgio nel 1928 e non più tornato in patria. Nel novembre 1941 cessa il controllo della corrispondenza di Elodia Pinessi. (G. Mangini)