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Pirola Emilio


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n. busta
90
n. fascicolo
2730
Primo estremo
1925
Secondo estremo
1934
Cognome
Pirola
Nome
Emilio
Presenza scheda biografica
no
Luogo di nascita
San Gervasio d'Adda, ora Capriate San Gervasio (Bg)
Data di nascita
1902/05/10
Livello di istruzione
licenza elementare
Professione
carabiniere manovale contadino
Collocazione politica
sovversivo
Profilo sintetico riassuntivo
Nato a San Gervasio d'Adda (Bg) il 10.5.1902, manovale, sposato, 3 figli. Lavora come manovale ma versa in misere condizioni. In precedenza era carabiniere, poi espulso dall'Arma per ubriachezza e abbandono di posto. Il Tribunale Militare di Firenze il 16.5.1924 gli aveva inflitto un anno di carcere col beneficio del perdono giudiziale. Nel maggio 1925 lavora come contadino. La sera del 3.5.1925 a Madone (Bg), insieme ad altri, canta ad alta voce 'Bandiera rossa' e il giorno dopo viene denunciato per 'incitamento all'odio tra le classi sociali'. Il 23.11.1925 i Cc tenente Michele Atzara e maresciallo Federico Rossi lo fermano come sospetto comunista e perquisiscono la sua abitazione, senza esito, trattenendolo alcuni giorni in carcere. Scarcerato il 27.11.1925, viene munito di foglio di via obbligatorio con il quale deve presentarsi entro un giorno al sindaco di Capriate San Gervasio. In seguito partecipa alle manifestazioni fasciste ma non si iscrive al Pnf. Radiato nel dicembre 1934. Nel fascicolo è presente una sua fotografia. (G. Mangini)
Familiari
Pirola Rodolfo (padre)
Mariani Maria (madre)
Luoghi di residenza
San Gervasio d'Adda Lombardia Italia (1902 - ?)
Fatti notevoli
Espulso dall'Arma dei Cc nel 1924 per ubriachezza e abbandono di posto.
1925/05/03
La sera del 3.5.1925 a Madone (Bg), insieme ad altri, canta ad alta voce 'Bandiera rossa' e il giorno dopo viene denunciato per 'incitamento all'odio tra le classi sociali'.
Sanzioni subite
carcere ( - )
Il Tribunale Militare di Firenze il 16.5.1924 gli infligge un anno di carcere ma col beneficio del perdono giudiziale.
perquisizione (1925/11/23 - )
Il 23.11.1925 i Cc tenente Michele Atzara e maresciallo Federico Rossi lo fermano come sospetto comunista e perquisiscono la sua abitazione, senza esito, trattenendolo alcuni giorni in carcere.
In rubrica di frontiera
no
In bollettino ricerche
no
Esclusione dallo schedario
sì
Data di esclusione
1934
Documentazione allegata
fotografia