D'Adda Cesare Ottavio


click su un'immagine per ingrandirla o ridurla
n. busta
38
n. fascicolo
1162
Primo estremo
1938
Secondo estremo
1942
Cognome
D'Adda
Nome
Cesare
Altri nomi
Ottavio
Presenza scheda biografica
no
Luogo di nascita
Data di nascita
1904/04/28
Livello di istruzione
licenza elementare
Professione
gestore di caffé custode
Collocazione politica
Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Zanica (Bg) il 28.4.1904, antifascista. Sposato con Maria Pinotti, ha due figlie, una delle quali si chiama Emma. Trasferitosi a Mariano al Brembo di Dalmine (Bg) il 13.11.1913, emigra in Belgio per lavoro nel 1929 con regolare passaporto, mentre la moglie rimane in Italia, spostando la sua residenza prima a Marne e poi a Osio Sopra. Nel 1930 D’Adda gestisce un caffè nella piazza della stazione di Vilvoorde (provincia Brabante, regione Fiandre) e convive con una belga. Durante il suo soggiorno in Belgio, insieme ad altri nell’agosto 1931 minaccia di morte il fascista bergamasco Mario Giuseppe Bronzini (di Giovanni e Stella Salvati, n. a Boltiere il 2.2.1909. Dopo il suo rientro in Italia risiede prima a Vaprio d’Adda e poi a Monza): sentendosi in pericolo, Bronzino decide di rientrare subito in Italia, Nel febbraio 1938, cioè alcuni anni dopo l'accaduto, Bronzini denuncia l'episodio ai Cc di Vaprio d'Adda, forse perché venuto a conoscenza del prossimo rientro di D'Adda dal Belgio. In effetti, agli inizi del luglio 1938 questi rientra in Italia, si riconcilia con la moglie e torna in Belgio il 25 dello stesso mese portando con sé la figlioletta Emma, dichiarando di non voler avere più nulla a che vedere con l’Italia fino a quando rimarrà sotto la dittatura fascista. Nello stesso mese la federazione fascista di Bergamo, a firma del segretario federale Morello Morelli, si rivolge al questore per avere informazioni su D’Adda, ritenuto comunista. Iscritto in RF il 29.5.1939 con il n. 05790 per ‘perquisizione e segnalazione’. Nel 1939 risiede a Machelen (provincia Brabante, regione Fiandre) e lavora come custode presso uno stabilimento di produzione di piombo. Ancora nel novembre 1939 la federazione fascista di Bergamo rinnova al questore la richiesta di informazioni su di lui da parte del vice-segretario federale Erasmo Perani. Nel 1940 risulta ancora in Belgio, dato che il Consolato italiano di Bruxelles gli rinnova per 6 mesi il passaporto per Belgio e Francia. Nel maggio 1940 il Cpc informa il prefetto di Bergamo che D’Adda, insieme a molti altri operai, è stato ingaggiato da una società belga di costruzioni – la ‘Socofonda’, con sede a Bruxelles 18 rue Van Orley – per lavori di installazioni militari ad Arnage. Nel fascicolo è conservata una sua fotografia. Cpc, b. 1570, 1939-1942. (R. Vittori)
Familiari
D'Adda Pietro (padre)
Gentili Maria (madre)
Pinotti Maria (moglie)
Nel 1939 risulta separato dalla moglie e convivente con una belga
D'Adda Emma (figlia)
Nata nel 1929
D'Adda Luigi Giglio (fratello)
Nato a Zanica il 19.2.1896, morto il 14.2.1898.
D'Adda Lucia Elisabetta (sorella)
Nata a Zanica il 14.4.1897.
D'Adda Luigia Lucia Annunciata (sorella)
Nata a Zanica il 24.3.1898.
D'Adda Elisabetta Maria (sorella)
Nata a Zanica il 24.3.1899, morta il 29.3.1900.
D'Adda Luigi Battista (fratello)
Nato a Zanica il 11.7.1900.
Luoghi di residenza
Zanica Lombardia Italia (1904 - 1913) Dalmine Lombardia Itralia frazione Mariano al Brembo (1913 - 1929) Vilvoorde Fiandre Belgio (1929 - 1939) Machelen Fiandre Belgio (1939 - )
Fatti notevoli
1931
Nell'agosto 1931 a Vilvoorde, in Belgio, insieme ad altri minaccia di morte il fascista bergamasco Mario Giuseppe Bronzini, cge denuncia l'episodio solo 7 anni dopo, nel 1938, ai Cc di Vaprio d'Adda.
Relaz. con altri soggetti
Bronzini Mario Giuseppe (fascista)
In rubrica di frontiera
In bollettino ricerche
no
Esclusione dallo schedario
no
Documentazione allegata
fotografia da documento identificativo
Altre fonti archivistiche
(ACS-CPC) Archivio centrale dello Stato (Roma), Casellario Politico Centrale
Busta 1570, Fascicolo