Mariani Luciano


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n. busta
68
n. fascicolo
2041
Primo estremo
1923
Secondo estremo
1932
Cognome
Mariani
Nome
Luciano
Presenza scheda biografica
no
Luogo di nascita
Data di nascita
1885/03/07
Luogo di morte
Bergamo
Data di morte
1931/08/26
Professione
giornalista pubblicista commesso
Collocazione politica
Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Soresina (Cr) il 7.3.1885, figlio illegittimo, inizialmente registrato all’anagrafe di Soresina con il nome di Luciano Moresi e collocato presso il brefotrofio di Cremona dalla levatrice Teresa Tavazza, che l’ha trovato e curato, con l’unica dote degli oggetti che il neonato aveva con sé al momento del ritrovamento, cioè una fascia di tela, una maglia di lana e un fazzoletto bianco. In seguito al matrimonio dei genitori naturali, il bambino viene riconosciuto e legittimato il 10.4.1893, assumendo così il cognome Mariani. Rappresentante, sposato a Bergamo con Ester Caterina Astolfi l’11.1.1906. Con il fratello Natale Andrea Napoleone (n. Soresina il 25.12.1890) si trasferisce a Redona (Bg) dal 12.8.1914 al febbraio 1915, poi si sposta a Bergamo in via S. Orsola 13 in una camera ammobiliata presso Carlo Guerini, mentre il fratello, a sua volta rappresentante di commercio, si trasferisce a Cremona in via Bertesi 2. La Prefettura di Cremona, in un telegramma indirizzato alla Questura di Bergamo il 13.9.1919, lo definisce socialista, mentre a Bergamo nel 1923 viene ritenuto aderente al partito comunista. Il 5.2.1923 gli agenti Calanca e Locatelli in una nota al questore informano che Mariani è pubblicista del giornale «Il Gioppino», “risulta comunista, persona di azione ritenuto pericoloso propagandista”. Nel fascicolo è conservata una copia de «L’Humanité» (organo del Partito Comunista Francese, fondato da Jean Jaurés, a. XX, n. 720, mercoledì 19.9.1923). Una nota non datata della Questura di Bergamo su di lui, probabilmente dello stesso 1923, afferma che Mariani “vuol dare anima massimalista alla Camera del Lavoro e mettersi a contatto coi comunisti locali rispondendo ciò ai desideri della Direzione del Partito. Parla di affrontare il problema della difesa proletaria e raccomanda, per questo, di tenersi in relazione col Com.to di Parma”. Il 9.7.1924 il questore di Milano De Filippis informa con un telegramma la Questura di Bergamo che, in seguito all’arresto a Milano e alla perquisizione di un fiduciario del partito comunista, tra i documenti sequestrati è stato trovato il nome e l’indirizzo di Mariani come corrispondente. Il successivo 9.8.1924 l’appuntato Sante Jacobazzi e il vice-brigadiere Luigi Pistone della Questura di Bergamo procedono alla perquisizione domiciliare dell’abitazione di Mariani “per rinvenire corrispondenza sovversiva”, ma la perquisizione ha esito negativo. A nome ‘Mariani Luciano fu Napoleone’ sul quotidiano socialista «Avanti!» del 15.9.1926 compare una donazione di 10 lire al giornale. Il vice-brigadiere Calanca, in una nota su Mariani del 20.3.1928, lo segnala pericoloso “in caso di moti”. Per questo, la Questura di Bergamo il 16.5.1928 gli assegna la carta d’identità obbligatoria come sospetto politico, conservata nel fascicolo insieme alla sua fotografia. Il 27.8.1930 il brigadiere Calanca, in una nota interna alla Questura di Bergamo, pur osservando che Mariani non svolge alcuna attività politica, dato che si mostra indifferente al regime fascista, esprime parere contrario alla sua radiazione dallo schedario dei sovversivi. Muore a Bergamo il 26.8.1931. Cpc, b. 3059, 1932-1932. (G. Mangini)
Familiari
Mariani Napoleone (padre)
Nato nel 1841, oste.
Brocca Rosa (madre)
di Battista, nata nel 1857.
Mariani Leonardo Secondo (fratello)
Nato a Soresina il 27.1.1889.
Astolfi Ester (moglie)
Mariani Giovanni Battista (fratello)
Nato a Soresina il 24.8.1890.
Mariani Natale Andrea Napoleone (fratello)
Nato a Soresina il 25.12.1891, sposato a Cremona l’8.7.1917 con Adalgisa Mainetti (n. il 21.5.1897 a Ostiano in provincia di Cremona, morta il 20.1.1977 a Fiesse in provincia di Brescia), morto a Cremona il 16.2.1983.
Mariani Rosa Caterina (sorella)
Nata a Soresina il 18.10.1894, morta ad Arona (No) l’1.3.1966.
Luoghi di residenza
Soresina Lombardia Italia ( - 1914) Bergamo Lombardia Italia Redona (agosto 1914 - febbraio 1915) Bergamo Lombardia Italia via S. Orsola, 13 (1915 - 1931/08/26)
Fatti notevoli
febbraio 1923
Nel febbraio 1923 è pubblicista del settimanale «Ol Giopì» di Bergamo.
Sanzioni subite
perquisizione (1924/08/09 - )
Esito negativo.
In rubrica di frontiera
no
In bollettino ricerche
no
Esclusione dallo schedario
Data di esclusione
1931
Documentazione allegata
fotografia giornale quotidiano (Copia del quotidiano parigino «L’Humanité» (organo del Partito Comunista Francese, fondato da Jean Jaurés), a. XX, n. 720, mercoledi 19.9.1923.)
Altre fonti archivistiche
(ACS-CPC) Archivio centrale dello Stato (Roma), Casellario Politico Centrale
Busta 3059, Fascicolo