Profilo sintetico riassuntivo
Nato il 28.12.1885 a Verona, socialista massimalista e abbonato all' "Avanti!", la moglie condivide le sue posizioni politiche. Commesso postale, dal 1889 vive a Bergamo in via Fantoni 34. Attivo militante sindacale nella federazione dei postelegrafonici bergamaschi, di cui è rappresentante presso il Comitato centrale, nel corso della prima guerra mondiale è attivo propagandista socialista contro la guerra, come si vede bene da una lettera riservata del 21.1.1918 scritta al prefetto dal direttore principale dell'Amministrazione Poste e Telegrafi di Bergamo, Rossini: "Il Colonnello medico Dr. Zanchi di questa città, ha riferito all'Economo della locale Direzione Postelegrafonica, sig. Guglielmo Calvi, con incarico di darmene notizia riservata, che il Commesso postale Priori Alfredo fa nel pubblico larga propaganda contro la guerra, indicandolo come agente pericolosissimo per la sua opera disfattista. Il Priori è attivo membro della locale Federazione postale telegrafonica, di cui è il rappresentante presso il Comitato Centrale, nei rapporti del personale di terza categoria. Intelligente, zelante e colto, nulla lascia a desiderare nel disimpegno delle sue attribuzioni. Legge quotidianamente l'Avanti, di cui è fedele abbonato e non fa mistero delle sue idee avanzate. Personalmente, però, a me, non risulta che svolga la sua azione nell'orario e nei locali della Direzione. Comunque prego la S.V. Ill.ma di farlo sottoporre ad accurata vigilanza, ed ove risultasse fondata la denuncia del detto colonnello, darmene partecipazione, onde mettermi in grado di provocare dal Sup. ministero, provvedimenti del caso". Nella sua propaganda neutralista, Priori prende la parola nei comizi per la cessazione della guerra e l'amnistia ai disertori e alle vittime politiche. Anche dopo la fine della prima guerra mondiale gli viene riconosciuta molta influenza sul personale dei postelegrafonici. É in relazione con Domenico Viotto (1887-1976), deputato socialista di Brescia. Il 17.3.1922 a Bergamo si costituisce la Federazione dei Circoli famigliari e operai, Priori ne viene nominato segretario. Il 4.2.1923 viene perquisita la sua abitazione alla ricerca di armi e munizioni, senza esito. Il prefetto di Bergamo il 13.2.1924 scrive al Ministero delle Poste suggerendo il trasferimento in altra sede di Priori, efficace propagandista socialista e antifascista: "il provvedimento produrrebbe buona impressione particolarmente tra la classe impiegatizia, che verrebbe a comprendere come non sia lecito spiegare azione ai danni della Patria e del Governo". La richiesta viene accolta e Priori, dopo aver avuto notizia del suo trasferimento a L'Aquila, il 10.3.1924 riunisce per una bicchierata di congedo circa 30 postelegrafonici nella trattoria Baldelli di via Mazzi 17 a Bergamo. Da L'Aquila viene poi trasferito per 3 mesi a Merano e il 4.9.1925 a Milano. Conserva il domicilio a Bergamo in via S. Bernardino 17, dove rientra la sera, ma che trasferisce anche formalmente a Milano il 6.11.1929. Radiato nel 1942. Cpc, b. 4133, 1924-1942. (G. Mangini)