Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Cortenuova al Piano (Bg) il 19.4.1879, risiede a Bergamo in via Sant'Alessandro 17, sospetto sovversivo, suonatore ambulante di fisarmonica. Su di lui il brigadiere di Ps Guidolotti svolge un'inchiesta presso i vicini di casa e il 29.5.1928 riferisce al questore: 'da molti anni dimora in questa città, e durante questo tempo ha tenuto pessima condotta morale, perché pregiudicato in linea di furto e truffa, più volte rimpatriato con foglio di via obbligatorio e dedito molto all'ubriachezza, mentre politicamente non ha dato luogo mai a rimarchi. Nel vicinato e cioè tutte le persone che lo conoscono lo ritengono una persona disgraziata che quando ha bevuto non sa più quello che dice'. Il 2.6.1928, una perquisizione domiciliare eseguita dagli agenti Jacobazzi e Guidolotti porta al rinvenimento di un ritratto di Matteotti, sequestrato. La perquisizione è l'effetto di una denuncia scritta, spedita il 22.5.1928 da un certo Avio Gerami al prefetto di Bergamo dott. Masiero: "Egregio Sig. Dott. Masiero, Città - Mi si informa che certo Quarti, suonatore di fisarmonica, abitante in via S. Alessandro, vicino alle officine Lazzari, tiene in casa un ritratto di Matteotti, fatto a carboncino. Detto ritratto sarebbe nascosto in un quadro raffigurante una testa da morto. Sembra anche che di tanto in tanto si diano convegno presso il Quarti, elementi bolscevici. Gradisca il mio rispettoso ossequio. Dev. mo Avio Gerami (22-5-28 VI°'.
Su richiesta del questore Guarducci di Bergamo a quello di Napoli inoltrata con un telegramma del 2.6.1928, a Napoli viene effettuata una perquisizione nella casa dove vive E. Quarti Marchiò. Il 6.6.1928 il questore di Napoli, De Martino, telegrafa a quello di Bergamo: "Quarti Ernesto di Ignoti risiede questa città via Belvedere numero 7 da un mese proveniente da Tripoli via Misran n. 37. Perquisizione domiciliare negativa. Nulla di rilievo sua condotta politica". Per parte sua, lo stesso 2.6.1928 della perquisizione domiciliare, Giuseppe Quarti viene convocato in Questura a Bergamo e interrogato. Ne deriva questo verbale:
"(..) Da circa quattro anni tenevo appeso nella mia camera da letto la fotografia di Giacomo Matteotti, confezionata a carboncino sopra un pezzo di cartoncino da mio nipote Quarti Ernesto di N.N. e fu Quarti Fiorina, nato a Bergamo nel 1907, abitante presso di me in via S. Alessandro, pittore, attualmente a Napoli per motivi di lavoro presso sig. Matteo Fiore capitano di fregata a riposo, Villa Belvedere n. 7, Vomero Vecchio, Napoli. Le ragioni della confezione del quadro Matteotti è quella che il mio nipote, siccome ha frequentato l'Accademia Carrara e molto amante della pittura, volle come tanti altri quadri di S.M. il Re, di G. Garibaldi e la testa del Carrara pitturare anche quella di Matteotti, che finora è rimasta in casa senza scopo alcuno. Dichiaro apertamente che tanto io, come pure mio nipote Ernesto, non abbiamo mai appartenuto a partiti contrari all'attuale Regime, anzi io stesso nel 1922 fui inscritto al PNF in Bergamo per la durata di due mesi, epoca in cui mi mandarono via perché non ero capace di maneggiare il manganello. Di quanto sopra abbiamo redatto il presente verbale di interrogatorio che sottoscriviamo. Quarti Giuseppe Guidolotti Luigi Brig.". Quarti si reca in Francia nel 1929 per lavoro. Radiato nel 1931. Nel fascicolo è conservato il ritratto a carboncino di Matteotti eseguito nel 1924 da E. Quarti Marchiò in seguito al delitto Matteotti. (G. Mangini)