Regge Antonio Domenico

n. busta
96
n. fascicolo
2906
Primo estremo
1938
Secondo estremo
1943
Cognome
Regge
Nome
Antonio
Altri nomi
Domenico
Presenza scheda biografica
Luogo di nascita
Data di nascita
1911/03/16
Luogo di morte
Torino
Data di morte
1945/05/04
Livello di istruzione
diploma perito tessile
Professione
tecnico industriale esercente
Collocazione politica
Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Borgo d'Ale (Vc) il 16.3.1911, figlio unico, dal 1932 suo padre è iscritto al Pnf. Dal 1922 è domiciliato con tutta la famiglia a Villanova Baltea (Ao). Ex ufficiale dell'esercito come sottotenente di complemento nell' 8° Reggimento di Artiglieria campale, nel 1932 si diploma perito industriale tessile a Biella. Dal 21.4.1933 è iscritto al Pnf di Biella. Nel settembre 1936 chiede alla Questura di Vercelli il rilascio del passaporto per Francia, Svizzera e Inghilterra, dove dichiara di volersi recare per motivi professionali. Nel febbraio 1937, tuttavia, la Questura di Vercelli viene informata che Regge si trova in Spagna arruolato come volontario nelle formazioni anti-franchiste, probabilmente a Huesca. Iscritto subito in RF e BR. I genitori, la cui posta è sotto controllo, nel corso dei primi mesi del 1937 gli indirizzano la corrispondenza ad un recapito di Londra. Le sue risposte partono sempre da quell'indirizzo ma per mezzo di intermediari, per nascondere ai genitori la sua presenza in Spagna. Raggiunta Parigi nel giugno 1937, nel corso di quell'estate 1937 è segnalato nella regione parigina dove frequenta ambienti antifascisti, mentre nell'aprile 1938 viene segnalata, sempre a Parigi, la sua frequentazione degli ambienti di 'Giustizia e libertà'. Il 5.7.1938 il capo della Polizia Politica indirizza a tutte le Questure del regno e agli ispettori dell'Ovra una nota riservatissima su di lui. Nel documento viene comunicata la revoca della sua iscrizione in RF (ma non quella del BR) perché, dopo aver disertato le milizie anti-franchiste in Spagna ed aver raggiunto la Francia, Regge si presenta a Parigi "alle nostre Autorità, cui, per redimersi, ha volontariamente reso preziosi servizi alla Nazione. Gli è stato perciò concesso di rientrare in Italia". La Polizia Politica, tuttavia, non si fida di lui e nella stessa nota invita le Questure a non perderlo di vista qualora rientri in Italia. Viene anche ordinata la revisione della sua corrispondenza, "senza però recargli molestie che possano impedirgli l'esercizio di attività lecite". Un riscontro storiografico di questo atteggiamento del regime nei confronti di Regge è fornito dallo studio sulle spie fasciste pubblicato da Mauro Canali. Questi, analizzando le carte della Polizia Politica fascista conservate presso l'ACS di Roma - dove è conservato il fascicolo specifico (b. 1105) - scrive che nel giugno 1937, al rientro dalla Spagna, Regge "offriva la propria attività delatoria all'addetto militare presso l'ambasciata italiana a Parigi, che lo utilizzò ampiamente" (p. 119). Il suo pseudonimo era 'Minot'. Il 31.12.1938 Regge rientra in Italia da Tolosa recandosi a Villanova Baltea per visitare i genitori, poi riparte per il paese natale di Borgo d'Ale, da dove si allontana il 16.1.1939. Dopo essere stato per qualche tempo a Cigliano (Vc), dal 21.8.1939 lavora come perito tessile industriale presso il Linificio e Canapificio Nazionale di Fara d'Adda (Bg). Nel luglio 1940 lascia Fara d'Adda, richiamato alle armi come sottotenente del 25° Reggimento d'Artiglieria di stanza ad Asti. Sposato, sua moglie è ricoverata in ospedale a Torino nell'agosto 1940. Nel dicembre 1940 viene congedato e torna al suo lavoro a Fara d'Adda, ma il 7.4.1941 viene di nuovo richiamato alle armi e probabilmente destinato in Albania, dove però non risulta essere stato. Dai dirigenti locali del Pnf è ben visto e i Cc di Treviglio (Bg), nel maggio 1941, esprimono parere favorevole alla sua ammissione nel Pnf, da lui richiesta nell'aprile 1941. Nell'ottobre 1941 è di stanza a Bari, incorporato nel 10° Battaglione Firenze. L'iscrizione formale al Pnf avviene il 12.1.1942. Nel giugno 1943 risulta definitivamente trasferito a Groscavallo (To), frazione Pielpette, piazza S. Lorenzo 3, dove è esercente. Radiato nel 1943. Dal 1.10.1944 aderisce alla Resistenza piemontese entrando nel 7° Div. GL Muore il 4.05.1945 in uno scontro a fuoco. Sulla strada dell'aeroporto di Torino c'è un cippo in ricordo del partigiano Antonio Domenico Regge. Cpc, b. 4265, 1937-1943, scheda biografica. (G. Mangini)
Familiari
Regge Battista (padre)
Cornaroglio Giuseppina (madre)
Luoghi di residenza
Borgo d'Ale Piemonte Italia (1911 - 1922) Villanova Baltea Valle d'Aosta Italia (1922 - 1932) Biella Piemonte Italia (1932 - ?) Vercelli Piemonte Italia (? - ?) Huesca Spagna (1937 - 1937) Parigi Francia (1937 - 1938) Cigliano Piemonte Italia (1939 - 1939/08/20) Fara d'Adda Lombardia Italia (1939/08/21 - 1940) Bari Puglia Italia (1941 - ?) Groscavallo Piemonte Italia frazione Pielpette (1943 - 1945)
Fatti notevoli
1937
Nel 1937 Regge si trova in Spagna arruolato come volontario nelle formazioni antifranchiste, probabilmente a Huesca.
1938
Nel 1938 a parigi agisce come spia a favore dell'addetto militare italiano a Parigi.
1944:10.01 - 1945/05/04
Dal 1.10.1944 aderisce alla Resistenza piemontese entrando nel 7° Div. GL Muore il 4.05.1945 in uno scontro a fuoco.
In rubrica di frontiera
Informazioni
1937
In bollettino ricerche
Informazioni
1937
Esclusione dallo schedario
Data di esclusione
1943
Altre fonti archivistiche
(ACS-CPC) Archivio centrale dello Stato (Roma), Casellario Politico Centrale
Busta 4265, Fascicolo
(INSMLI, AICVAS-pp) Istituto nazionale per la storia del movimento di liberazione (Milano), Fondo AICVAS, Pratiche Personali
Busta Pratiche personali, b. 47, Fascicolo f. 178
Riferimenti bibliografici
Canali 2004
riferimento Mauro Canali, Le spie del regime, Il Mulino, Bologna 200, p. 119.