Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Schilpario (Bg) il 25.11.1895, domiciliato a Darfo, socialista, emigra in Belgio nel 1930, a Bray, sobborgo della città di Binche, in Vallonia. A La Bouverie, sobborgo del comune di Frameries (Vallonia), dove lavora, viene sospettato di aver aggredito, insieme ad altri, due fascisti italiani, Tosoni e Parmeggiani, ma secondo l'agente consolare italiano di Mons (capoluogo della provincia vallona dell'Hainaut), si tratta di un errore perché, "per aver io stesso fatta l'inchiesta sul posto, la notte medesima dell'aggressione, e per essere stato l'interprete del tribunale durante l'istruttoria e il processo, il Rizzi era totalmente innocente, e non è un sovversivo". Secondo l'agente consolare, a Bray Rizzi ha avuto anzi "soprusi da parte dei comunisti". Nell'aprile 1932 da pochi mesi vive a Mons, rue des Arbalestriéres, provenendo da Quiévrain (Hainaut, Vallonia). Più volte allontanato dalla sua famiglia per maltrattamenti. Morto il 24.1.1933 all'ospedale San Giovanni di Bruxelles. Radiato nel 1933. Nel fascicolo è conservata una sua fotografia. Cpc, b. 4352, 1930-1934. (G. Mangini)