Rizzi Paolo


click su un'immagine per ingrandirla o ridurla
n. busta
97
n. fascicolo
2973
Primo estremo
1931
Secondo estremo
1934
Cognome
Rizzi
Nome
Paolo
Presenza scheda biografica
no
Luogo di nascita
Data di nascita
1895/11/25
Luogo di morte
Bruxelles
Data di morte
1933/01/24
Livello di istruzione
licenza elementare
Collocazione politica
Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Schilpario (Bg) il 25.11.1895, domiciliato a Darfo, socialista, emigra in Belgio nel 1930, a Bray, sobborgo della città di Binche, in Vallonia. A La Bouverie, sobborgo del comune di Frameries (Vallonia), dove lavora, viene sospettato di aver aggredito, insieme ad altri, due fascisti italiani, Tosoni e Parmeggiani, ma secondo l'agente consolare italiano di Mons (capoluogo della provincia vallona dell'Hainaut), si tratta di un errore perché, "per aver io stesso fatta l'inchiesta sul posto, la notte medesima dell'aggressione, e per essere stato l'interprete del tribunale durante l'istruttoria e il processo, il Rizzi era totalmente innocente, e non è un sovversivo". Secondo l'agente consolare, a Bray Rizzi ha avuto anzi "soprusi da parte dei comunisti". Nell'aprile 1932 da pochi mesi vive a Mons, rue des Arbalestriéres, provenendo da Quiévrain (Hainaut, Vallonia). Più volte allontanato dalla sua famiglia per maltrattamenti. Morto il 24.1.1933 all'ospedale San Giovanni di Bruxelles. Radiato nel 1933. Nel fascicolo è conservata una sua fotografia. Cpc, b. 4352, 1930-1934. (G. Mangini)
Familiari
Rizzi Paolo (padre)
Lacasa Maria (madre)
Luoghi di residenza
Darfo Lombardia Italia (? - 1930) Binche Vallonia Belgio località Bray (1930 - 1932) Quiévrain Vallonia Belgio (? - 1932) Mons Vallonia Belgio rue des Arbalestriéres (1932 - 1933)
Fatti notevoli
Sospettato di aver aggredito, insieme ad altri, due fascisti italiani, Tosoni e Parmeggiani, ma secondo l'agente consolare italiano di Mons (capoluogo dell'Hainaut), si tratta di un errore perché, 'per aver io stesso fatta l'inchiesta sul posto, la notte medesima dell'aggressione, e per essere stato l'interprete del tribunale durante l'istruttoria e il processo, il Rizzi era totalmente innocente, e non è un sovversivo'. Secondo l'agente consolare, a Bray Rizzi ha avuto anzi 'soprusi da parte dei comunisti'.
In rubrica di frontiera
no
In bollettino ricerche
no
Esclusione dallo schedario
Data di esclusione
1933
Documentazione allegata
fotografia
Altre fonti archivistiche
(ACS-CPC) Archivio centrale dello Stato (Roma), Casellario Politico Centrale
Busta 4352, Fascicolo