Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Ponte San Pietro (Bg) il 24.11.1895, saldatore idraulico, antifascista, sospetto comunista. Risiede ad Arona (No) dal 1925 e lavora presso la ditta SIAI di Sesto Calende (Va) dal 1923. Sposato con Laura Tognoli, ha due figli, Anita (n. 1919) e Pietro (n. 1921), entrambi occupati nella stessa azienda dove lavora il padre. La Prefettura di Varese lo sospetta di propaganda comunista e il 21.5.1937 si rivolge ai Cc di Gallarate e alle Questure di Novara e Bergamo per avere informazioni sul suo conto. Il 16.6.1937 la Questura di Novara segnala che, secondo fonti confidenziali, Rota intercetta alla radio fonti ostili al fascismo, diffondendo poi le notizie così raccolte tra i compagni di fede politica. Le indagini svolte in tal senso, però, non portano a nulla. Anche una perquisizione domiciliare non ha esito, è comunque vigilato. Poco tempo dopo la moglie viene ricoverata in ospedale psichiatrico. Durante la visita di Mussolini in Piemonte nell'autunno 1939 viene fermato dai Cc di Arona per misure precauzionali. La vigilanza nei suoi confronti è sempre attiva fino al 1941, anno dell'ultima segnalazione. (G. Mangini, R. Vittori)