Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Clusone (Bg) il 19.2.1900, residente a Clusone. Senza titolo di studio e senza competenze professionali, i genitori lo mettono in vari istituti, dai quali si allontana sempre, tanto da essere proposto per una casa di correzione. Nel novembre 1917 ruba tessuti nel negozio dello zio Luigi Rota. Arrestato, il furto non ha seguito penale per la rifusione del danno da parte del padre. Si sposta in Svizzera e in Francia, dove nel 1923 viene arrestato per furto, processato, condannato e, dopo aver scontato la pena, espulso. A fine 1927 ritorna dall'Africa, dove lavorava nelle miniere d'oro di Kumasi in Costa d'Oro (sotto gli inglesi) e dove pare sobillasse lavoratori neri a ribellarsi contro alcuni fascisti italiani, tra i quali i bergamaschi Celeste Pedrocchi e Venanzio Poloni. A Clusone convive con l'esercente Teotiste Visinoni vedova Scandella. Viene diffidato il 27.3.1928. Il 16.6.1928 si trasferisce ad Albino (Bg), dove gestisce un caffè. Nel novembre 1928 il comando della 13 legione di Bergamo della Mvsn scrive al questore di Bergamo che il fascista senatore Suardo ha dato indicazione perché a Rota venga tolta la diffida. Radiato nel 1934. (G. Mangini)