Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Brescia il 3.4.1907, trasferito da bambino con la famiglia a Bergamo. Ha due sorelle, Angela e Margherita, poi sposata Lancini, che vive a Bergamo in via G. Rosa 31. Minatore, antifascista, emigrato all'estero. Il 20.5.1933 viene espulso dal Belgio per i suoi precedenti giudiziari in Italia e perché privo di mezzi di sostentamento. Tuttavia, nell'estate del 1933 prende parte ad una riunione comunista a Bruxelles e ad una commemorazione di Matteotti. É sposato con Germana Lollenmand, fu Camillo. Il Consolato italiano di Bruxelles il 27.10.1933 informa il Cpc che Tagliaferri, pur espulso, rimane lo stesso nella capitale belga perché riesce ad ottenere continui rinnovi dalla locale polizia giudiziaria grazie al fatto che fornisce informazioni 'sul conto di elementi estremisti locali'. Per poter raccogliere maggiori informazioni, si è iscritto alla sezione locale del Sri (Soccorso rosso internazionale) ed è alle dipendenze di Marco Sfiligoi per la vendita e la diffusione di stampa 'sovversiva'. Coabita con Dino Scapini, da cui ottiene informazioni che poi riferisce alla polizia belga. Non sembra avere alcuna posizione politica, fa la spia per vivere. Viene comunque segnalato sulla RF per 'perquisizione e segnalazione'. Nel settembre 1937 è autorizzato formalmente a risiedere in Belgio. Il 26.9.1940 rientra con la famiglia a Bergamo, dove prende momentaneamente alloggio presso l'Albergo Tarenghi di via Borgo Palazzo 53. Viene vigilato. Tornato a Bruxelles, il 13.6.1941 si presenta al Consolato italiano della città belga per chiedere il permesso formale di andare in Germania a lavorare. Ritornato in Belgio dalla Germania, nell'ottobre 1942 torna al Consolato italiano di Bruxelles, che gli fornisce i mezzi per rientrare definitivamente in Italia perché, malato, non è in grado di riprendere il lavoro in Germania. Nello stesso mese viene revocata la sua iscrizione in RF. Cpc, b. 5004, fasc. 111210, 1933-1942. (G. Mangini)