Tagliaferri Mansueto Lorenzo

n. busta
112
n. fascicolo
3388
Primo estremo
1924
Secondo estremo
1941
Cognome
Tagliaferri
Nome
Mansueto
Altri nomi
Lorenzo
Presenza scheda biografica
Luogo di nascita
Data di nascita
1888/08/17
Livello di istruzione
licenza elementare
Professione
operaio macchinista minatore gestore locale pubblico
Collocazione politica
Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Oltrepovo, frazione Pezzolo, poi Vilminore (Bg) il 17.8.1888, operaio macchinista, minatore, comunista, fratello di Giuseppe e Giovanni, a loro volta inclusi nell'elenco dei sovversivi. Scheda biografica aperta il 19.8.1924. Emigrato in Francia, il 30.6.1909 viene condannato a 16 franchi di multa “per complicità in adulterio”. Celibe, il 19.8.1924 risulta avere una figlia, Giovanna, di 12 anni, nata da una relazione con una donna “di facili costumi con la quale fece vita comune per alcuni anni”. Torna in Italia per la prima guerra mondiale, combatte in un reparto di lanciafiamme. L’1.4.1918 il Tribunale di guerra della 3a Armata lo assolve dall’imputazione di diserzione essendosi costituito. Il 30.4.1920 il pretore di Vilminore (Bg) lo condanna a 6 giorni di carcere per resistenza all’autorità, mentre il 26.5.1920 viene arrestato dai Cc di Vilminore “per delitto contro la libertà del lavoro, violenza e resistenza all’Arma” e il 7.7.1920 il Tribunale di Bergamo lo condanna a 2 mesi e 10 giorni di carcere e al pagamento di 200 lire di spese accessorie. Il 5.10.1921 viene condannato a 1 mese e 5 giorni di detenzione a L. 25 di ammenda per resistenza all’autorità. Emigra in Francia nel 1922, rientra il 13.7.1924, tiene riunioni a casa sua con antifascisti della zona. Il 5.8.1924 viene arrestato dai Cc di Vilminore per propaganda comunista e per canto di inni sovversivi: la sera del 4 agosto cantava ‘Bandiera rossa’. Al momento dell’arresto dichiara che, essendo comunista, non solo canta ‘Bandiera rossa’ ma la canterà ancora essendo suo preciso dovere coltivare l’idea che professa. Nei giorni precedenti, nell’esercizio pubblico gestito dalla madre aveva fatto propaganda alle sue idee. In seguito a ciò il locale viene chiuso al pubblico. Rimasto in carcere 2 giorni, rientra a Pezzolo di Oltrepovo, vi rimane circa 2 mesi e, verso la fine del 1924, emigra di nuovo in Francia, senza passaporto, a Bobigny (dipartimento Senna-Saint Denis, regione Île-de-France). Nel marzo 1925 i Cc di Clusone riferiscono al sotto-prefetto di Clusone di non saperne più nulla. Nel 1926 è raggiunto a Bobigny dal fratello Giovanni, con il quale apre un locale pubblico. Iscritto alla RF nel 1928 ‘per rintraccio e vigilanza’. Nel gennaio 1941 è ancora a Bobigny, rue Sacco e Vanzetti 44. Cpc, b. 5004, fasc. 022017, 1928-1941. (G. Mangini)
Familiari
Tagliaferri Giacomo (padre)
Tagliaferri Lucia (madre)
Tagliaferri Giuseppe (fratello)
Tagliaferri Giovanni (fratello)
Tagliaferri Giovanna (figlia)
Luoghi di residenza
Oltrepovo, ora Vilminore di Scalve Lombardia Italia Pezzolo (1888 - ?) Francia (? - 1914) Vilminore Lombardia Italia (1914 - 1922) Vilminore Lombardia Italia (1924/07/13 - 1924) Bobigny Île-de-France Francia (1924 - )
Fatti notevoli
1924/08/05 - 1924/08/05
Il 5.8.1924 viene arrestato dai Cc di Vilminore per propaganda comunista e per canto di inni sovversivi: la sera del 4 agosto cantava 'Bandiera rossa'. Al momento dell'arresto dichiara che, essendo comunista, non solo canta 'Bandiera rossa' ma la canterà ancora essendo suo preciso dovere coltivare l'idea che professa.
In rubrica di frontiera
In bollettino ricerche
no
Esclusione dallo schedario
no
Altre fonti archivistiche
(ACS-CPC) Archivio centrale dello Stato (Roma), Casellario Politico Centrale
Busta 5004, Fascicolo 022017