Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Gazzaniga (Bg) il 19.7.1902, manovale, popolare. Dal 21.12.1921 risiede a Chatillon (Ao). Nel 1924 prende domicilio in provincia di Torino, a Quincinetto. Arrestato nel settembre 1925 ad Aosta per ‘manifestazione sovversiva’, cioè per offese al Re e per oltraggio ai Cc, il 22.12.1925 il Tribunale di Ivrea lo condanna a 9 mesi e 5 giorni di carcere. Si sposa con Caterina Vigna a Quincinetto (To) il 16.4.1927, dalla quale non avrà figli. Rientrato a Gazzaniga, ritorna a Chatillon il 7.3.1930, da dove nello stesso anno espatria clandestinamente in Francia. Nell’agosto 1930 Cosimo Sibilla, vice-brigadiere a piedi comandante della stazione dei Cc di Gazzaniga, segnala alla Questura di Bergamo che Martinelli non manifesta le sue idee ma "non ha modificato le sue tendenze né ha dato prova di ravvedimento in questi ultimi tempi, per cui non si ritiene meritevole dalla radiazione dall’elenco degli affiliati a partiti sovversivi". Il 30.4.1934 il Cpc informa il prefetto di Bergamo che Martinelli "non da’ luogo all’estero a rilievi sfavorevoli con la sua condotta politica". Nel 1938 rientra per qualche giorno a Gazzaniga per poi tornare in Piemonte. Muore a Parigi il 10.2.1942 per polmonite, rue du Faubourg St. Jacques 47. La notizia della morte di Martinelli viene comunicata per lettera alla madre di Martinelli da Ernesta, sposata Paganini e sorella di Pietro Martinelli, residente a sua volta in Francia (Plateau d’Avon?), che ha assistito il fratello fino alla fine. La lettera è conservata nel fascicolo. Cpc, b. 3099, 1933-1943. ACS, Polizia Politica, b. 793, ff. 53-56. (G. Mangini)