Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Milano il 17.6.1873, sposato, 2 figli, il 9.4.1927 si trasferisce con la famiglia da Milano a Bergamo. Il 4.4.1927 la Questura di Milano chiede a quella di Bergamo notizie su di lui, e il 7.4.1927 gli agenti di Ps Jacobazzi e Calanca, dopo aver raccolto informazioni, riferiscono che Tavecchia abita in via San Lazzaro n. 1, cioè nella stessa via dello stabilimento presso il quale lavora, l'Istituto Italiano d'Arti Grafiche, del quale dal 1910 è vice-direttore amministrativo. Fino al giugno 1924 è socialista unitario, tanto da sottoscrivere, dopo il delitto Matteotti, 10 lire per far stampare francobolli e fotografie del deputato socialista ucciso. Dopo quel periodo, però, sembra simpatizzare per il Pnf, tanto da sottoscrivere volontariamente 10 cartelle da 100 lire l'una per il prestito del Littorio. Nel gennaio 1929 fa richiesta di abbonamento ferroviario e le Questure di Milano e Bergamo, dopo essersi reciprocamente interpellate in proposito, decidono di concederlo, ritenendolo persona incapace di "commettere borseggi o furti sui treni o (che) possa esplicare opera di propaganda sovversiva". Nel marzo 1931 le Questure di Milano e Bergamo convengono sull'opportunità di radiare Tavecchia dal novero dei sovversivi. (G. Mangini, R. Vittori)