Todeschini Girolamo

n. busta
115
n. fascicolo
3563
Primo estremo
1939
Secondo estremo
1941
Cognome
Todeschini
Nome
Girolamo
Presenza scheda biografica
no
Luogo di nascita
Data di nascita
1900/07/16
Livello di istruzione
licenza elementare
Professione
manovale
Collocazione politica
Profilo sintetico riassuntivo
Nato nella frazione Cepino di Sant' Omobono Imagna (Bg) il 16.7.1900. Dopo essere emigrato in Francia in data imprecisata, rientra in Italia con una pensione vitalizia da parte dello Stato francese ed è noto come alcoolista. Risiede a Cepino in via Piazza 26, lavora come manovale ed è celibe. Alle 18.30 del 2.12.1939, dopo aver abbondantemente bevuto e reggendosi in piedi a fatica, completamente ubriaco lascia l’osteria ‘L’Americano’ di Pierina Zanella. Giunto alla località Ponte Pietra per indirizzarsi verso la località Caretti, si ferma e ad alta voce grida “Siete dei fascisti, siete dei farabutti e vigliacchi! Anche il parroco è un porco!”. Per strada in quel momento passa il segretario politico del fascio di Sant’Omobono, Giovanni Frosio (fu Clemente e Agnese Vassalli, nato a Cepino il 18.2.1901) con Ubaldo Zancarini e insieme sentono le parole di Todeschini. Chiesto ad un passante chi fosse la persona che stava gridando, Frosio riferisce l’accaduto all’ispettore federale fascista della 12a zona, Pietro Ghezzi, che il giorno dopo, 3.12.1939, si presenta dai Cc di Sant' Omobono per denunciare l’accaduto, riferendo in particolare le frasi contro il regime. Lo stesso giorno Todeschini viene arrestato e rinchiuso in camera di sicurezza, poi rilasciato. Nella sua deposizione, ricostruisce i fatti dicendo di aver agito solo sotto l’effetto dell’ebbrezza tanto che la sorella, dopo averlo aiutato a raggiungere la sua abitazione, gli ha detto: “Hai bevuto bene anche questa sera e fatto la tua predica!”. Il questore di Bergamo decide di denunciare Todeschini alla Commissione Provinciale per il confino di polizia per sottoporlo ai vincoli dell’ammonizione, il che accade il 18.1.1940 dietro autorizzazione del Ministero degli Interni del 27.12.1939. In seguito all’ammonizione, deve presentarsi tutte le domeniche e ad ogni convocazione presso le autorità di Ps, non ritirarsi oltre le ore 20 e non uscire prima dell’alba, non lasciare il paese. L’1.5.1940 Todeschini, dichiarandosi pentito dell’accaduto, scrive al podestà di Sant’Omobono per chiedere la revoca dell’ammonizione per potersi recare fuori dal territorio comunale per lavorare. Il podestà chiede a sua volta indicazioni alla Questura, che il 5.6.1940 risponde dicendo di non poter concedere la revoca ma è disponibile ad agevolarlo nella ricerca di lavoro fuori dal comune di residenza. Date le sue misere condizioni economiche, il permesso di uscire dal comune di residenza per motivi di lavoro viene accordato e, nell’estate 1940, in effetti lavora come manovale per la costruzione della strada per la Roncola. Il 25.3.1941 il Comune di Sant’Omobono comunica alla Questura di Bergamo che Todeschini avrebbe trovato lavoro come manovale presso la ditta Enrico Bongiorno a Milano e risiederebbe presso la trattoria Tariani di via Solone 2 a Milano Precotto. Pochi giorni dopo, il 4.4.1941, è la Questura di Milano ad esprimere parere contrario al trasferimento, perché il nominativo di Todeschini risulta sconosciuto presso la ditta indicata. Cpc, b. 5113, f. 139948, 1940-1940. (G. Mangini, R. Vittori)
Familiari
Todeschini Pietro (padre)
Mangili Teresa (madre)
Luoghi di residenza
Sant'Omobono Imagna Lombardia Italia frazione Cepino (1900 - ?) Francia (? - ?) S. Omobono Lombardia Italia Cepino, via Piazza 26 (? - ?)
Fatti notevoli
1939/12/02
Alle 18.30 del 2.12.1939, completamente ubriaco, lascia l'osteria 'L'Americano' di Pierina Zanella. Giunto alla località Ponte Pietra per indirizzarsi verso la località Caretti, si ferma e ad alta voce grida 'Siete dei fascisti, siete dei farabutti e vigliacchi! Anche il parroco è un porco!'.
Sanzioni subite
ammonizione (1940/01/18 - )
In rubrica di frontiera
no
In bollettino ricerche
no
Esclusione dallo schedario
no
Altre fonti archivistiche
(ACS-CPC) Archivio centrale dello Stato (Roma), Casellario Politico Centrale
Busta 5113, Fascicolo 139948