Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Sarnico (Bg) il 19.8.1908, intagliatore in legno, comunista. Si trasferisce da Sarnico a Redona (Bg) nel 1926. L’11.2.1939 si sposa con Teresa Maria Martinelli, domiciliata a Bergamo in via Baioni 28, casalinga. I due hanno un figlio adottivo, Angelo Mario. Arcangeli viene arrestato il 13.6.1939 a Milano con l’accusa di aver inviato clandestinamente corrispondenza cifrata sulla situazione italiana alla stampa comunista dell’emigrazione politica in Francia. Il 17.7.1939 la Commissione Provinciale per il confino di polizia di Milano lo condanna a 5 anni di confino per “avere svolta attività diretta a sovvertire gli ordinamenti politici costituiti nello stato”. In realtà Arcangeli appartiene ad un gruppo comunista con sede a Milano, guidato da Angelo Leris e Gustavo Bellini, che fa da collegamento, attraverso lettere cifrate, tra i detenuti politici della casa penale di Fossano, in particolare Luigi Leris, fratello di Angelo, con la centrale comunista di Parigi. Inoltre, viene organizzata un’evasione da Fossano, ma nel giugno 1939 la delazione di due prigionieri comuni fa naufragare il piano e molti dei detenuti politici vengono trasferiti ad altre carceri. Avvertito dell’accaduto, Angelo Leris nello stesso giugno 1939 emigra clandestinamente a Parigi. E’ l’ispettore generale di Ps di Milano che, scrivendo il 12.7.1939 alle Questure di Milano e Bergamo e al Dipartimento della Polizia Politica a Roma, fa riferimento al tentativo di Angelo Leris di organizzare l’evasione del fratello Luigi dal carcere di Fossano. In tale documento compaiono in nomi degli altri arrestati e delle pene richieste: oltre al confino per Arcangeli e Bellini (che in seguito partecipa alla Resistenza), l’ammonizione per Enrico Moizo, Giordano Pedroni, Paride Pogliani, e la diffida per Giovanni Malanca e Alberico Pavanati. Arcangeli viene destinato a Ventotene. Il resto della documentazione conservata nel fascicolo riguarda i rapporti con l’amministrazione carceraria da parte della sua famiglia, come nel caso della risposta negativa del Ministero dell’Interno – Confino Politico, datata 2.12.1941, alla richiesta di clemenza avanzata dalla moglie di Arcangeli. Analogamente, il 20.4.1943 il Ministero dell’Interno respinge la richiesta di effettuare una visita da parte della moglie e del figlio, avanzata il 4.4.1943. Dopo il crollo del fascismo del 25.7.1943, Arcangeli deve aspettare fino al 21.8.1943 per essere liberato con il foglio di via obbligatorio per Bergamo firmato da Marcello Guida, direttore della colonia di Ventotene. Muore a Bergamo nel 1946. Cpc, b. 174, 1939-1943, scheda biografica. (R. Vittori)