Trezzini Enrico

n. busta
115
n. fascicolo
3479
Primo estremo
1910
Secondo estremo
1943
Cognome
Trezzini
Nome
Enrico
Presenza scheda biografica
Luogo di nascita
Data di nascita
1892/02/03
Professione
tornitore meccanico
Collocazione politica
Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Bergamo il 3.2.1892, residente a Milano, tornitore meccanico, socialista rivoluzionario. Dopo aver lavorato come tornitore presso lo stabilimento Gregorini di Lovere, nel 1909 si trasferisce a Brescia. L’11.9.1910 a Fiumicello Urago (Bs) è oratore in un comizio pubblico ‘Pro Maria Rygier’ nel quale, scrive la Prefettura di Brescia, “fu oratore violento ed impulsivo, manifestando idee rivoluzionarie, inneggiò all’idea feconda per la quale la Rygier lotta e soffre le persecuzioni della polizia. A tale proposito inveì contro l’arresto di detta anarchica che a suo dire rappresenta pel partito socialista rivoluzionario la vera Luce, la propagandista della vera pace che non conosce né fucili, né baionette”. Il 18.10.1910 è tra gli oratori al comizio tenuto a Brescia per commemorare Francisco Ferrer. La locale Prefettura, il giorno dopo, segnala Trezzini a quella di Bergamo, descrivendolo di nuovo come “oratore violento ed impulsivo, manifestando idee rivoluzionarie” e il prefetto di Brescia chiede a quello di Bergamo notizie dettagliate su di lui. Il 4.11.1910, non avendo ricevuto le notizie chieste in precedenza, la Prefettura di Brescia insiste per avere risposta premendo su quella di Bergamo: “siccome il detto Trezzini va sempre più addimostrandosi un fervente agitatore fra le classi operaie, questo Ufficio è venuto nella determinazione di compilare la di lui scheda biografica e segnalarlo al Ministero. Ai sensi della circolare Ministeriale 1° Giugno 1896 N° 5343, prego la S.V. Ill.ma volermi fornire sul conto del sovversivo in parola tutte le notizie indicate nel qui unito modulo, anche quando vi si dovesse accennare negativamente”. Ottenute finalmente il 5.12.1910 le informazioni richieste, la Prefettura di Brescia apre la scheda biografica di Trezzini a partire dal 9.1.1911, quando il suo domicilio è a Bergamo in via Donizetti 24 ma la residenza a Brescia in vicolo San Faustino 24. Trezzini viene descritto come uomo “di carattere suggestionabile, poco educato, intelligente, d’istruzione limitata (perché quel poco che sa lo apprese dal padre, il quale non lo mandò mai a scuola) e non possiede alcun titolo accademico”. A Bergamo ha lavorato ‘con passione’ per circa 4 anni presso gli stabilimenti meccanici Magrini e Benz-Spada, per poi portarsi a Lovere e a Brescia. Oltre che essere iscritto al partito socialista è anche un esponente della massoneria. Il 23.4.1912 la questura di Brescia scrive al prefetto di Bergamo che Trezzini risiede sempre a Brescia, è tra i socialisti rivoluzionari più accesi e tra i più ferventi propagandisti e partecipa spesso ai comizi. Nel 1914 in un comizio a Milano prende la parola contro le compagnie di disciplina, richiamando l’attenzione sulle persecuzioni patite dal giovane soldato Antonio Moroni, socialista rivoluzionario e antimilitarista, assegnato alla Compagnia di Disciplina di San Leo in seguito alle sue denunce delle dure condizioni morali e materiali a cui erano sottoposti nell’esercito i soldati ‘sovversivi’. Nel corso del 1917 Trezzini lavora presso l’Officina Frova, ma la chiusura dell’officina lo priva del lavoro, pertanto viene inviato al Distretto Militare di Bergamo per essere incorporato al reggimento d’appartenenza. Dal 1921 circa abita a Milano in via Milazzo 2 presso la propria cognata, vedova di un suo fratello morto in guerra. Fino agli inizi del 1924 ha lavorato come operaio meccanico presso lo stabilimento Botticelli di Milano, ma agli inizi del 1924 si licenzia. Nel marzo 1924 si trova a Venezia presso la propria sorella, Isabella (o Elisabetta?) sposata Fassino, colle di Ghiaccio 36 o 56. Un’informativa del 20.8.1926 del vice-brigadiere di Ps Pietro Bruno della Questura di Bergamo, segnala che Trezzini ha trascorso il giorno di ferragosto con il fratello Scipione, in via Luzzatti 29 a Bergamo, per poi recarsi Trescore Balneario presso una cognata e, il giorno 17, rientrare a Milano. Il 4.11.1941 la Prefettura di Milano lo segnala occupato presso la ditta Vanossi di via Oglio 14 a Milano, senza dar luogo a rilievi. Il 24.6.1943 la Prefettura di Milano informa il Cpc e la Prefettura di Bergamo che Trezzini “continua a non dare luogo a rilievi con la sua condotta in genere”. Cpc, b. 5214, fasc. 044701, 1910-1943, scheda biografica. (G. Mangini)
Familiari
Trezzini Benvenuto (padre)
Giornalista e poeta dialettale, n. a Ventolosa, frazione di Villa d'Almé, il 30.6.1851, m. a Bergamo il 16.9.1910.
Bettoni Caterina (madre)
Trezzini Scipione (fratello)
Residente in via Luzzatti 29 a Bergamo,
Trezzini Isabella o Elisabetta? (sorella)
Sposata Fassino, risiede a Venezia, colle di Ghiaccio 36 o 56.
Luoghi di residenza
Bergamo Lombardia Italia via Donizetti 24 (1892 - ?) Lovere Lombardia Italia (? - 1909) Brescia Lombardia Italia vicolo S. Faustino 24 (1909 - 1921) Milano Lombardia Italia (1921 - ?)
Fatti notevoli
1910/09/11
L'11.9.1910 a Fiumicello Urago (Bs) è oratore in un comizio pubblico 'Pro Maria Rygier'.
1910/10/18
Il 18.10.1910 è tra gli oratori al comizio tenuto a Brescia per commemorare Francisco Ferrer.
1914
Nel 1914 in un comizio a Milano prende la parola contro le compagnie di disciplina, richiamando l'attenzione sulle persecuzioni patite dal giovane soldato Antonio Moroni, socialista rivoluzionario e antimilitarista, assegnato alla Compagnia di Disciplina di San Leo in seguito alle sue denunce delle dure condizioni morali e materiali a cui erano sottoposti nell'esercito i soldati 'sovversivi'.
In rubrica di frontiera
no
In bollettino ricerche
no
Esclusione dallo schedario
no
Altre fonti archivistiche
(ACS-CPC) Archivio centrale dello Stato (Roma), Casellario Politico Centrale
Busta 5214, Fascicolo 044701