Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Ponte Nossa (Bg) il 30.7.1898, autista, comunista. Fratello di Giovanni Alessandro, Maria (sposata Pilenga), Luigi (pregiudicato e nel 1939 in carcere), Matilde e Noemi, queste ultime sposate e residenti a Nossa. Nel fascicolo è presente la sua scheda biografica, compilata a partire dal 15.4.1939. Ha prestato servizio militare come soldato semplice. Il pretore di Clusone (Bg) il 6.11.1925 lo assolve dall’accusa di lesioni, minacce ed ingiurie per remissione di querela, mentre la stessa Pretura il 29.7.1932 lo condanna in contumacia a 7 mesi di reclusione e ad un anno di inabilitazione all’esercizio del commercio per bancarotta semplice per il fallimento dell’esercizio di una trattoria. La pena non viene applicata perché il 19.9.1931 Trussardi emigra in Francia, ad Agen, dove dopo tre mesi viene raggiunto dalla moglie Giuseppa Corsini e dalla figlia Angela, nata nel 1930. L’indirizzo di Agen è rue Lamartine 10 e ai Cc di Clusone risulta in corrispondenza con la propria famiglia d’origine a Clusone. A Nossa vivono le sorelle Matilde (sposata con Pasquale Rota) e Noemi (sposata con Annibale Bassanelli); inoltre il suocero Luigi Corsini e le due figlie, sorelle della moglie di Trussardi, Carolina e Virginia, che vivono a Nossa in via C. Battisti 6. I Corsini sono in corrispondenza con la moglie di Paolo Trussardi, del quale però dicono di non sapere nulla. Il 14.2.1939 il nome di Trussardi viene inserito nel BR ‘per arresto’ e il 18.2.1939 in RF per la stessa richiesta perché ritenuto arruolato nelle formazioni antifranchiste in Spagna. Il 5.5.1937 il Ministero dell’Interno, A.G.R. Sezione I, prot. 441/017174, informa in Ministero degli Affari Esteri e la prefettura di Bergamo che ‘da fonte fiduciaria’ di Tolosa viene riferito che agli inizi del marzo 1937 è stato notato di passaggio un certo ‘Spoia’ (recte: Spola) originario di Clusone con i genitori in Italia ricoverati in qualche istituto, diretto in Spagna e per questo si chiedono accertamenti. La Prefettura di Bergamo, che ne annota le informazioni nella scheda biografica, informa che nel corso del 1938 Trussardi “fu assente da Agen per alcuni giorni e correva voce che fosse andato in Spagna. Risultò invece che si era allontanato da quella città, approfittando di un permesso concessogli dalla società Hesne d’Agen, ove lavorava in qualità di autista. Conserva sentimenti antifascisti, pur non raggiungendo effetti sensibili, essendo ciarliero, ma vacuo ed ignorante. Nel febbraio 1939 fu riferito che il Trussardi si era arruolato nelle milizie rosse spagnole, per cui è stato iscritto, per arresto, in rubrica di frontiera e nel Bollettino delle Ricerche”. I Cc di Clusone il 13.3.1939 trasmettono alla Questura di Bergamo numerose informazioni su quasi tutta la famiglia Trussardi: “Il padre di Trussardi era un po’ esaltato di mente e il 5.12.1935 si suicidò in Nossa, ma la voce pubblica tuttora continua ad insistere che sia stato impiccato dai propri familiari per ragioni di frequente litigio ed interessi. La Finini Bartolomea, madre del Trussardi, è deceduta il 27.12.1927 nell’Ospedale Maggiore civile di Bergamo perché affetta da cestite (sic) all’utero mentre era piantonata dalla forza pubblica perché imputata di furto doppiamente qualificato. La sorella Maria della classe 1899 coniugata con Pilenga Francesco falegname, risulta emigrata per la Francia con regolare passaporto con tutta la famiglia. Costei, quando abitava in Italia godeva pessima reputazione perché in Bergamo si dedicava alla prostituzione ed al favoreggiamento di questa. Il fratello Luigi, della classe 1908, pericoloso pregiudicato per delitti contro il patrimonio e contro la persona nonché condannato per diserzione militare, nel 1934 risulta emigrato clandestinamente per la Francia, ed attualmente si dice che trovasi arruolato nelle milizie rosse spagnole assieme all’altro fratello Giovanni anche egli pregiudicato per delitti contro il patrimonio ed emigrato pure clandestinamente per la Francia. Tanto il Trussardi in discorso quanto i di lui fratelli suddetti quando risiedevano in Italia pur non essendo iscritti al Pnf non manifestarono mai idea avversaria o comunque contraria al Governo nazionale”. L’ipotesi, infondata, che Paolo Bernardo Trussardi possa essersi arruolato nelle milizie antifranchiste deriva dalla confusione con il fratello Giovanni, effettivamente volontario antifranchista. Se ne ha conferma anche da altri documenti conservati nel fascicolo: a. nella ricostruzione biografica compilata il 3.6.1939 per il Cpc dalla Prefettura di Bergamo, viene attribuita a Paolo Bernardo la vicenda giudiziaria che invece riguarda appunto suo fratello Giovanni Alessandro, condannato a 4 mesi di arresto dalla pretura di San Remo; b. la Prefettura di Bergamo ancora il 25.9.1939 annota nella scheda biografica di Paolo Bernardo che “secondo quanto veniva riferito al Ministero nel maggio scorso, si troverebbe ricoverato nella nave ospedale ‘Asni’ ancorata in porto a Port Vendres”, notizia che però riguarda Giovanni Alessandro. Dal 1940 all’aprile 1942, ultima data della scheda biografica, non ci sono segnalazioni sul suo conto. Nel settembre 1940 la Questura di Bergamo chiede informazioni su Trussardi ai Cc di Clusone, che rispondono il 14.9.1940 dicendo che Trussardi ‘Spola’ non è più rientrato a Clusone dalla data della sua emigrazione in Francia, dove risiederebbe in rue Lamartine 10 ad Agen. La stessa risposta viene fornita dai Cc di Clusone il 19.3.1942 ad analoga richiesta della Questura di Bergamo, la quale, il 27.11.1946, emette segnalazione di ‘Revoca di Ricerche’ con il seguente motivo: “Riorganizzazione del casellario Politico centrale in conformità alle disposizioni della Circolare Ministeriale n. 1/340 del 23 agosto 1945”. Nel fascicolo è conservata una sua fotografia. Cpc, b. 5234, fasc. 132524, 1937-1942, scheda biografica. (G. Mangini)