Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Molini di Colognola (Bg) il 4.11.1890. Celibe, senza fissa dimora, mendicante, nel 1935 è domiciliato al Dormitorio Popolare di Bergamo. Il fascista Ettore Piccini denuncia Urbani perché la sera del 29.4.1935, trovandosi il Piccini in compagnia dei fascisti Angelo Pavoni e Ermenegildo Lanfranchi (guardiano al cimitero di Bergamo, capo squadra della Mvsn) presso la trattoria 'Enotria' di via Zambonate 6 a Bergamo, si ritrovano nel tavolo accanto Urbani che, ubriaco, nel sentire i discorsi dei 3 fascisti sulla prossima partenza delle truppe per l'Africa, commenta in francese che i fascisti fanno la guerra con la fame. Zittito, Urbani reagisce dicendo che i "partenti per l'Abissinia sono tutti dei porci come quelli che ce li mandano". Nella sua denuncia Piccini, a questo proposito, scrive che "io a tale offesa verso i miei camerati, non mi seppi più trattenere e gli detti due cazzotti". Arrestato, il 22.6.1935 la Commissione Provinciale per il confino di polizia lo condanna a 3 anni di confino comune, interamente scontati a Ustica, da dove rientra a Bergamo il 2.5.1938 prendendo alloggio al dormitorio popolare. (G. Mangini)