Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Calusco d'Adda (Bg) il 8.7.1898, definito "anarchico pericoloso". Ha fratelli e sorelle. Manca dell’occhio destro, per questo viene esonerato dal servizio militare. Durante il conflitto mondiale lavora comunque in zona di guerra come muratore, ritornando al proprio paese verso la fine del 1917, dove manifesta apertamente le sue idee sovversive. Nel 1918 emigra in Francia. Rientrato a Calusco, il 5.7.1921 si trasferisce a Castelvetro (Mo), poi torna in Francia, dove rimane fino al marzo 1925, quando rientra in Italia. Lascia Calusco e si trasferisce in Piemonte, nei pressi di Torino. Ai Cc di Brusasco (To), come risulta dalla nota 14.9.1926 dei Cc di Chivasso (To), giunge informazione che “‘è ricercato perché scomparso per ignota destinazione fin dai primi di agosto u.s. da Calusco d’Adda e perché durante il suo soggiorno in Francia complottò con altri per attentare alla vita di S.E. il Re e di S.E. il primo Ministro”. Poche settimane dopo, il 10.11.1926, viene arrestato dai Cc in provincia di Torino perché sprovvisto di documenti. L’1.12.1926 viene condannato a tre anni di confino politico a Lipari, anche se la sua detenzione va dal 23.3.1927 al 26.12.1927, quando viene liberato e ritorna a Calusco il 30.12.1927. Viene iscritto nell’elenco delle persone da arrestare in determinate circostanze. La sera del 23.1.1928 prende alloggio a Genova in un albergo insieme al fratello Samuele, per ripartire il giorno dopo. Nel marzo 1928 viene arrestato a Rapallo (Ge). Il 5.11.1928 viene fermato a Torino per misure di sicurezza e, una volta rilasciato, torna a Calusco. Il 13.3.1929 si sottrae alla sorveglianza dei Cc, si allontana da Calusco ma viene arrestato a Domodossola (No, oggi Verbano-Cusio-Ossola) mentre cerca di espatriare clandestinamente e per questo viene condannato dalla Pretura di Domodossola a 6 mesi e 3 giorni di arresto e il 12.9.1929 rimpatriato a Calusco con foglio di via obbligatorio. L’11.4.1931 viene fermato a Milano e rimandato con foglio di via obbligatorio a Bergamo perché disoccupato e sprovvisto dei mezzi di sussistenza, con relativa diffida. Il 15.6.1931 viene iscritto in RF e BR perché nuovamente irreperibile. Nell’aprile 1933 è ancora iscritto in BR (scheda n° 0236). Il 23.7.1933 viene arrestato e tradotto nelle carceri giudiziarie di Bergamo in seguito a mandato di cattura del pretore di Almenno San Salvatore (Bg) in quanto condannato a 2 mesi e 15 giorni per ubriachezza. Nel luglio 1935 si trasferisce a Mesero (Mi) via Regina Elena 6, lavora come venditore ambulante di cravatte, stringhe, ecc. Nel marzo 1941 chiede il rilascio del passaporto per recarsi in Germania per lavoro e le informazioni richieste su di lui nella circostanza portano alla sua definizione di “pregiudicato furti violenza resistenza porto abusivo arma ubriachezza est anarchico schedato iscritto elenco persone arrestarsi determinate circostanze”. I Cc di Carvico si informano su di lui presso la sorella che vive a Calusco: Vitali risiede a Magenta (Mi) e lavora a Milano. Il 17.2.1949 entra nella casa di cura ‘Castagnola’ di Chiavari (Ge), ne esce il 3.3.1949 e si trasferisce a Milano. Informazioni che risalgono al gennaio 1951 lo definiscono “comunista spinto ed aggressivo”. Ancora sorvegliato nel settembre 1953, quando vive a Mesero (Mi), dove probabilmente si è formato una famiglia e lavora. Nel suo fascicolo è conservata una fotografia segnaletica in doppia posa. Cpc, b. 5450, fasc. 030074, 1926-1941, scheda biografica. (G. Mangini)