Zonca Alberto


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n. busta
119
n. fascicolo
3545
Primo estremo
1928
Secondo estremo
1952
Cognome
Zonca
Nome
Alberto
Presenza scheda biografica
no
Luogo di nascita
Data di nascita
1897/03/11
Livello di istruzione
licenza elementare
Professione
bracciante muratore
Collocazione politica
Profilo sintetico riassuntivo
Nato il 11.3.1897 a Riviera d’Adda, frazione di Solza (Bg) e residente a Solza, bracciante, muratore, simpatizzante socialista, celibe. Ha due sorelle, Maria e Angelina. Il 10.10.1923 viene assolto per insufficienza di prove dalla Pretura di Bergamo per il reato di oltraggio. Il 18.9.1924 viene arrestato a Roma quale sospetto complice dell’omicidio del deputato fascista Armando Casalini (Roma, 12.9.1924) e dimesso dal carcere il 31.12.1924 in quanto assolto in istruttoria. Dalla Pretura di Bergamo il 21.10.1926 viene condannato a pagare una multa di 30 lire per ubriachezza. Il 31.3.1928, insieme a Luigi Esposito, a sua volta muratore di Solza e simpatizzante socialista (forse suo cugino), entrambi ubriachi, per le strade di Solza cantano ‘Bandiera rossa’ e lui grida “Viva la Russia vogliamo la libertà”. Per questo viene denunciato il 12.4.1928, ma essendosi allontanato dal paese di Solza subito dopo il fatto, risulta irreperibile. Condannato il 19.5.1928 a 10 giorni di arresto e al pagamento delle spese processuali dalla Pretura di Bergamo, ancora nel luglio 1928 risulta irreperibile, così come irreperibile risulta anche Luigi Esposito. L’irreperibilità dei due per così lungo periodo induce i Cc di Bergamo a sospettare che possano essere coinvolti nell’attentato alla Fiera di Milano del 12.4.1928, ma il sospetto cade perché Zonca ed Esposito erano a Morgex, in Val d’Aosta, alcuni giorni prima dell’attentato. Zonca viene arrestato a Courmayeur il 17.8.1928. Dal 1929 risiede a Pietra Ligure (Sv), da dove il 13.11.1933 raggiunge Avigliano (Pz), dove trova lavoro alle dipendenze della ditta Vitali per la costruzione del riformatorio. Lo accompagna la sua amante Nicoletta Adele Zunino (di Carlo e Maria Rolando, n. a Finale Ligure il 10.10.1900), che però, avendo abbandonato il marito per raggiungere Zonca, viene rimpatriata con foglio di via obbligatorio. Zonca viene fermato ad Avigliano il 25.3.1934 per una “misura di pubblica sicurezza” per la quale, come scrive il 28.3.1934 la Prefettura di Potenza alla Questura di Bergamo, “poiché la sua ulteriore permanenza in detto comune potrebbe dar luogo a manifestazioni ed incidenti che potrebbero turbare l’ordine pubblico ho disposto la di lui traduzione per Bergamo”. Il rientro a Riviera d’Adda avviene il 14.4.1934. Nel 1935 si trova ancora a Riviera d’Adda presso la famiglia d’origine con il padre vedovo, in via Bartolomeo Colleoni 31. Dal maggio 1938 al dicembre 1939 lavora a Vizzola Ticino (Va) per la ditta Magistretti. Dall’agosto 1940 lavora a Milano come muratore per la ditta Tognoni, mentre nel giugno 1942, sempre per lavoro, si trova a Torrenento (No). Nel fascicolo è conservata una sua fotografia. Cpc, b. 5591, fasc. 012567, 1928-1942. (G. Mangini)
Familiari
Zonca Francesco (padre)
Contadino
Esposito Maria (madre)
Casalinga
Zonca Maria (sorella)
Nata nel 1907, sposata.
Zonca Angelina (sorella)
Nata nel 1911, nubile.
Luoghi di residenza
Solza Lombardia Italia (1897 - ?)
Fatti notevoli
1924/08/19 - 1924/12/31
Il 18.9.1924 viene arrestato a Roma quale sospetto complice dell’omicidio del deputato fascista Armando Casalini e dimesso dal carcere il 31.12.1924, assolto in istruttoria.
1928/03/31
Il 31.3.1928, con Luigi Esposito (b. 36), di Giovanni, ubriachi, per le strade di Solza cantano ‘Bandiera rossa’ e lui grida “Viva la Russia vogliamo la libertà”. Denunciato il 12.4.1928.
Sanzioni subite
arresto (1928/05/19 - )
Condannato a 10 giorni di arresto.
Relaz. con altri soggetti
Esposito Luigi
ASBg, Sovversivi,
In rubrica di frontiera
no
In bollettino ricerche
no
Esclusione dallo schedario
no
Documentazione allegata
fotografie private
Altre fonti archivistiche
(ACS-CPC) Archivio centrale dello Stato (Roma), Casellario Politico Centrale
Busta 5591, Fascicolo 012567