Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Novellara (Re) il 5.9.1866, risiede a Treviglio (Bg) dal 1925, chimico, socialista. Il 5.4.1897 si sposa a Napoli con Carolina Cardinali. Il 4.3.1911 tiene la prima lezione, intitolata ‘Idee e criteri generali nella conservazione della materia e dell’energia’, di un ciclo di incontri pubblici organizzato dalla Scuola di cultura popolare di Carpi (Mo), appena costituita. Nel 1917 insieme ad Aldo Norsa ed Ignazio Rosenberg Colorni, che ne è il presidente, fa parte del consiglio d'amministrazione della 'S. A. Industria Prodotti Chimici Puri' di Milano, che produce soprattutto vernici e smalti, costituita il 24.12.1917 e che il 5.5.1920 si trasforma in una nuova società, denominata '«Arson» Industria Prodotti Chimici Puri', dove la parola iniziale è il cognome di Norsa scritto al contrario e che sta ad indicare l'azionista di maggioranza nel nuovo assetto societario. Levi viene segnalato dalla Questura di Milano al Commissariato di Ps di Treviglio con una nota informativa del 25.5.1928, in cui si scrive che la Questura di Roma nel luglio 1908 aveva segnalato Levi come socialista. L’1.3.1932 risulta ancora residente a Treviglio in via Vittorio Veneto 35 e non si occupa di politica. Nel novembre 1933 fa domanda per il rinnovo dell’abbonamento ferroviario e la questura di Bergamo chiede in proposito il parere del commissariato di Treviglio, che il 14.11.1933 risponde osservando che Levi ‘risiede a Treviglio dall’anno 1926, serbando buona condotta in genere e non è ritenuto capace di giovarsi dell’abbonamento ferroviario per esplicare propaganda antinazionale o di commettere reati contro la proprietà sui treni e nelle stazioni. Quest’ufficio, pertanto, non ritiene debbasi disporre la revoca dell’abbonamento ferroviario concessogli’. Il 3.9.1934, di ritorno da un viaggio a Ferrara, viene fermato e i suoi documenti controllati, esibendo la carta d’identità n. 5413, rilasciata a Treviglio il 18.6.1930. Il questore di Bergamo Giannitrapani telegrafa subito a Treviglio per sapere se il documento è autentico, e nello stesso giorno arriva da Treviglio la risposta che il documento è autentico. Nel fascicolo non ci sono altri documenti. Le ricerche dello storico Silvio Cavati consentono di integrare quanto sopra con ulteriori informazioni: nel 1935 rimane vedovo e il 23 aprile dello stesso anno si trasferisce da Treviglio a Bergamo, dove muore di morte naturale il 17.3.1943. (G. Mangini)