Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Brembate Sotto (Bg) il 14.11.1902, operaio, socialista. Il 24.8.1923 a Brembate Sotto si svolge un diverbio tra Giovanna Caccia, che nella propria abitazione canta ‘Bandiera rossa’, e il fascista e mutilato di guerra Pietro Mandelli, abitante nello stesso edificio, che ingiunge alla Caccia di smettere di cantare. Locatelli, militare in licenza del 2° Reggimento Artiglieria campale, è presente al litigio e aggredisce Mandelli e la moglie Teresa Moretti nella loro abitazione. In seguito all’intervento dei Cc di Capriate d’Adda (Bg) viene arrestato per violazione di domicilio e violenza. La Questura di Bergamo chiede informazioni su di lui ai Cc, i quali rispondono il 18.9.1923 scrivendo che Locatelli ha buoni precedenti morali e giudiziari, ma pessimi quelli politici, perché quando lavorava nello stabilimento di Crespi d’Adda era uno dei "caporioni sovversivi" e "come di consueto nelle serate domenicali in compagnia di altri sovversivi comunisti si recava per il paese cantando inni sovversivi, dando luogo così anche a disordini per i quali si procurò molti biasimi e lagnanze da parte di cittadini e autorità". Nuovamente arrestato il 12.11.1923 per porto abusivo di coltello, emigra in Francia nel dicembre 1923. In un’informativa del 20.3.1928 dei Cc di Bergamo alla Questura si ipotizza che Locatelli si sia sposato in Francia. Alcuni giorni dopo, il 9.4.1928, i Cc comunicano anche il suo indirizzo: Parigi, rue des Grands Champs. Nel fascicolo è presente, a suo nome e con la data del 6.6.1928, la scheda a stampa del BR con la scritta ‘segnalazione di persona da ricercarsi o da identificarsi’. Il 12.4.1930 il Cpc trasmette alla Prefettura di Bergamo un’informativa dell’Ambasciata italiana di Parigi del 15.3.1930: Locatelli continua a risiedere a Parigi, è antifascista ma non si mette in particolare evidenza. Il 28.9.1933 l’ambasciata conferma l’indirizzo parigino di Locatelli, che mantiene regolare condotta. Richiesti di un parere, il 24.10.1936 i Cc di Capriate definiscono non opportuna la sua radiazione dallo schedario dei sovversivi. L’1.9.1939 la Prefettura di Bergamo chiede al Cpc se ci sono nuove informazioni su di lui. Cpc, b. 2805, 1928-1941. (G. Mangini, R. Vittori)