Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Sforzatica di Dalmine (Bg) il 31.1.1904, operaio meccanico, comunista. Nel luglio 1931 viene arrestato dagli agenti dell’Ovra di Francesco Nudi e denunciato al Tribunale Speciale perché "responsabile di ricostituzione del partito comunista, di appartenenza ad esso e di propaganda sovversiva". Dopo la condanna, viene scarcerato il 12 novembre successivo per amnistia e rimpatriato a Sforzatica, dove vive in via Dante 39. Nel trasmettere la pratica alla Polizia Politica del Ministero dell’Interno e al prefetto di Bergamo, la Prefettura di Milano chiarisce che Locatelli non appartiene al casellario di Milano bensì a quello di Bergamo. Vengono trasmesse anche 2 copie della sua fotografia con la relativa descrizione fisiognomica: statura 1.58, corporatura media, testa grossa, viso ovale, fronte larga convessa, occhi castani, naso rettilineo, capelli castani, bocca rettilinea, mento ovale, collo lungo, spalle larghe, barba e baffi rasi. Nel corso del 1932 viene vigilato dai Cc e al termine dell’anno viene trasmesso un rapporto al Cpc in cui si riferisce che Locatelli non ha precedenti penali, è di regolare condotta morale ma è sospetto politico perché frequenta compagnie di dubbia fede. Il 13.12.1932 viene ribadita la vigilanza nei suoi confronti. Il Cpc il 5.1.1933 scrive allora alla Prefettura di Bergamo chiedendo notizie biografiche. Nel fascicolo sono conservate 2 sue fotografie, una di profilo e altra di fronte. L’1.6.1934 i Cc di Dalmine informano il Cpc e le Prefetture di Milano e Bergamo che Locatelli risiede a Vaprio d’Adda (Mi) in via 28 ottobre e lavora presso uno stabilimento di composizione e stampa tipografica a Canonica d’Adda (Bg). Il 25.10.1936 i Cc di Dalmine si rivolgono alla Questura di Bergamo per proporre, considerata la condotta regolare e il fatto che è amante del lavoro, la sua radiazione dallo schedario dei sovversivi. L’indicazione non viene accolta. Il 2.8.1938 il commissario di Ps di Sesto San Giovanni (Mi) chiede informazioni su Locatelli alla Questura di Bergamo, che rivolge a sua volta la richiesta ai Cc di Dalmine, i quali in pochi giorni rispondono alla questura il 13.8.1938 comunicando che Locatelli rimane tutta la settimana a Vaprio d’Adda e rientra a Sforzatica solo la domenica, mantiene regolare condotta e la sua condanna del 1931, poi amnistiata, avrebbe previsto il confino. I Cc di Dalmine, inoltre, il 29.8.1938 informano che Locatelli sta per contrarre matrimonio. Il 15.3.1940, infine, la Prefettura di Milano informa quella di Bergamo che Locatelli lavora alla Falck di Sesto San Giovanni, è domiciliato a Cologno Monzese e viene vigilato ma non da luogo a rimarchi. Stessa notazione il 5.1.1941. Cpc, b. 2805, 1932-1942. (G. Mangini, R. Vittori)