Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Villa d’Adda (Bg) il 6.2.1881, muratore, sospetto politico. E’ possibile che la ragione della sua definizione di ‘sospetto’ sia legata alle vicende del fratello Luigi, ma dai documenti conservati nel fascicolo non emerge mai con chiarezza la ragione specifica della sua inclusione nell’elenco dei sovversivi come ‘sospetto politico’, cioè come possibile antifascista. Sposato con Teresa Arlati, casalinga, non è iscritto al Pnf. Emigra in Svizzera, probabilmente nel 1899, risiede a Zurigo. Preannunciato il 4.2.1929 dal Console italiano di Zurigo alla Prefettura di Bergamo, il 5.2.1929 parte dalla Svizzera per un breve soggiorno presso i parenti in Italia entrando da Chiasso, dove viene segnalato dal locale Commissariato di Ps alla Questura di Bergamo. Dopo il suo rientro in Svizzera, il 12.2.1929 il Cpc chiede informazioni al prefetto di Bergamo sui suoi precedenti politici e morali e il 26.2.1929 sollecita una risposta. La Questura di Bergamo, incaricata dal prefetto, si rivolge per questo ai Cc di Carvico (Bg), i quali l’8.3.1929 rispondono che Locatelli è emigrato all’estero da oltre 20 anni ed è rientrato in Italia in occasione della prima guerra mondiale, nella quale ha combattuto congedandosi con il grado di maresciallo. Inoltre, prima di emigrare non ha fatto parte di movimenti politici e quando rientra in Italia per brevi periodi non mostra di avere posizioni ostili al governo fascista. Tra gennaio e febbraio 1930 il console italiano di Zurigo concede a Locatelli il visto per un rientro temporaneo in Italia. Informato di questo, il Cpc il 7.2.1930 a sua volta ne informa la Questura di Bergamo, a cui chiede di sorvegliare Locatelli, senza che lui se ne accorga, per tutto il periodo del suo soggiorno in Italia, perché persona ‘politicamente sospetta’, preavvisando della sua partenza per il rientro in Svizzera. Per questo, rispondendo ad una richiesta di informazioni avanzata il 12.2.1930 dalla Questura di Bergamo, il 23.2.1930 i Cc di Carvico scrivono che Locatelli ha risieduto presso una figlia, mantenendo condotta regolare e manifestando buoni sentimenti nazionali. Il 2.8.1933 i Cc di Bergamo informano la Questura che Locatelli risiede a Zurigo 4, Mutechelenstrass (recte: Mutschellenstrasse) n. 153. Il 19.10.1934 il Ministero dell’Interno restituisce al Consolato generale italiano di Zurigo e alla Prefettura di Bergamo una copia della fotografia di Locatelli, aggiungendo che non ci sono rilievi contro di lui. Il 28.10.1936 i Cc di Carvico, in risposta ad una richiesta di informazioni del 22.10.1936 da parte della Questura di Bergamo, informano che Locatelli da circa un mese è rimpatriato dalla Svizzera a Carvico e risiede in via Provinciale 120. Lavora come muratore presso l’Italcementi di Calusco d’Adda e mantiene buona condotta. L’1.9.1939 i Cc di Bergamo propongono alla Questura la sua radiazione dallo schedario dei sovversivi, concessa dal Cpc il 30.9.1939. Nel fascicolo sono conservate due copie della sua fotografia. (G. Mangini, R.Vittori)