Locatelli Pietro

n. busta
63
n. fascicolo
1879
Primo estremo
1927
Secondo estremo
1933
Cognome
Locatelli
Nome
Pietro
Presenza scheda biografica
no
Luogo di nascita
Data di nascita
1909/09/11
Livello di istruzione
licenza elementare
Professione
operaio
Collocazione politica
Profilo sintetico riassuntivo
Nato l’11.9.1909 a Bottanuco (Bg), dove risiede, operaio, comunista. Viene arrestato dai Cc di Capriate d’Adda (Bg) il 19.3.1927 insieme ad un altro abitante di Bottanuco, il contadino Antonio Lodovici, perché in un locale pubblico affermano che "S.E. Mussolini aveva sfidato a duello S.M. il re e, non avendo questi accettato si era battuto col principe ereditario, dal quale era stato ferito gravemente". L’abitazione dei due arrestati viene subito perquisita, senza esito. Il giorno dopo, 20.3.1927, con la stessa accusa viene arrestato anche il titolare del locale, l’oste Luigi Pozzi, a sua volta comunista, la cui osteria viene chiusa per "motivi di ordine pubblico" e viene anche ipotizzata la revoca della licenza. La Prefettura di Bergamo, alla quale i Cc notificano gli arresti, risponde il 25.3.1927, chiedendo di venire informata sulle pene alle quali verranno eventualmente condannati gli arrestati, mentre, per quanto riguarda il provvedimento della eventuale revoca della licenza per l’oste Pozzi, la Prefettura fa notare che il provvedimento, che i può prendere ai sensi dell’articolo 98 della legge di Ps, è di competenza dell’autorità di Ps del Circondario, alla quale pertanto il comando dei Cc dovrebbe rivolgersi. Con sentenza della Pretura di Bergamo del 31.3.1927, viene condannato a 16 giorni di carcere per diffusione di notizie false e tendenziose. I Cc di Bergamo, riferendo su di lui il 21.3.1928 alla Questura, rilevano che Locatelli tiene buona condotta morale e non lo ritengono pericoloso per l’ordine nazionale, tanto che il successivo 11.7.1928 chiedono la sua radiazione dall’elenco dei sovversivi, che però, a differenza di Lodovici, viene rifiutata. Il 6.7.1930 l’ufficio di Ps di Merano chiede alla Questura di Bergamo di avere informazioni sulla condotta morale e politica di Locatelli, che svolge il servizio militare presso il 231° Reggimento di Fanteria a Merano e su altri 2 soldati aggregati allo stesso reggimento, Umberto Rota e Tranquillo Fumagalli. La risposta tempestiva è dell’11.7.1930 e, oltre alle notizie su Locatelli, del quale si informa sulla condanna del 1927, si riferisce di Rota (di Giovanni e Beatrice Antolesi, n. il 9.8.1909 a Locatelli, dove è domiciliato), condannato a 1 anno e 3 mesi di reclusione per violenza carnale, e di Fumagalli (di Carlo e Maria Soda, n. il 4.7.1909 a Santo Stefano degli Angeli), arrestato e denunciato a Rogoredo per furto qualificato e poi posto in libertà provvisoria. Il 2.8.1933 i Cc di Bergamo, osservando che Locatelli ‘ha dato prova di serio ravvedimento’, ne propongono per la seconda volta la radiazione dallo schedario dei sovversivi, che stavolta viene accettata l’8.8.1933. (G. Mangini, R. Vittori)
Familiari
Locatelli Paolo (padre)
Zucca Maria (madre)
Luoghi di residenza
Bottanuco Lombardia Italia (1909 - ?)
Fatti notevoli
1927/03/19 - 1927/03/19
il 19.3.1927, insieme ad Antonio Lodovici, in un locale pubblico affermano che "S.E. Mussolini aveva sfidato a duello S.M. il re e, non avendo questi accettato si era battuto col principe ereditario, dal quale era stato ferito gravemente".
Sanzioni subite
arresto (1927/03/19 - )
carcere (1927/03/31 - )
Condannato a 16 giorni di carcere per 'diffusione di notizie false e tendenziose'.
Relaz. con altri soggetti
Lodovici Antonio (sospetto comunista)
ASBg, Sovversivi
Pozzi Luigi (comunista)
ASBg, Sovversivi
Rota Umberto
Fumagalli Tranquillo
Esclusione dallo schedario
Data di esclusione
1933/08/08