Barozzi Antonio


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n. busta
7
n. fascicolo
214
Primo estremo
1937
Secondo estremo
1942
Cognome
Barozzi
Nome
Antonio
Presenza scheda biografica
no
Luogo di nascita
Data di nascita
1879/08/17
Livello di istruzione
licenza elementare
Professione
carrettiere
Collocazione politica
Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Chignolo d’Isola (Bg) il il 17.8.1879, sospetto politico, carrettiere per la ditta Murnigotti di via San Bernardino a Bergamo. Si sposa a Chignolo il 19.1.1904 con Maria Alessandra Viscardi, è padre di 10 figli, dei quali nel 1937 solo 6 sono ancora in vita. Il 30.6.1937 il gruppo rionale ‘V. Nava’ del Pnf informa la Questura di Bergamo e il segretario federale fascista che alle 19.30 del giorno prima, 29.9.1937, nella trattoria di Samuele Minetti al numero 1 della stessa via don Bosco dove Barozzi risiede al n. 23, quest’ultimo, completamente ubriaco, dice “Viva il re e abbasso il duce, che ci fa patire la fame. Il Duce m’el ciuce che ci fa tirar la cinghia”. L’episodio viene segnalato dai fascisti Alessandro Annoni, Samuele Carsana e Giovanni Sempio. La Commissione Provinciale per il confino di polizia di Bergamo il 17.7.1937 lo condanna al confino per un anno. La destinazione del confino, poi indicata dal Ministero dell’Interno, è quella di Tito (Pz). Prosciolto condizionalmente in occasione delle festività natalizie, lascia Tito il 26.12.1937. Viene radiato nel 1942. Nel fascicolo sono conservate 3 copie di una sua foto segnaletica in doppia posa scattata dagli agenti della Questura di Bergamo il 17.7.1937. Cpc b. 358, 1937-1942. (G. Mangini, R. Vittori)
Familiari
Barozzi Luigi (padre)
Nato nel 1854, contadino.
Angioletti Rosa (madre)
Viscardi Maria Alessandra (moglie)
Nata l'11.9.1882, casalinga.
Barozzi Angelo (figlio)
Nato a Chignolo il 18.11.1904 e sposato con Vittoria Dossi.
Barozzi Pietro (figlio)
Nato a Bergamo il 29.6.1907, operaio a Sesto San Giovanni.
Barozzi Luigi (figlio)
Nato a Bergamo l’8.8.1909, spazzino.
Barozzi Maria (figlia)
Nata a Bergamo il 9.9.1910, commessa.
Barozzi Luisa (figlia)
Nata a Bergamo il 20.5.1918, domestica.
Barozzi Francesca (figlia)
Nata a Bergamo il 5.11.1922.
Luoghi di residenza
Bergamo Lombardia Italia via don Bosco, 23
Fatti notevoli
1937/09/29 - 1937/09/29
Il 29.9.1937, nella trattoria di Samuele Minetti al numero 1 della stessa via don Bosco dove Barozzi risiede al n. 23, quest’ultimo, completamente ubriaco, dice “Viva il re e abbasso il duce, che ci fa patire la fame. Il Duce m’el ciuce che ci fa tirar la cinghia”.
Sanzioni subite
confino politico (1937/07/17 - 1937/12/26)
Condanna ad un anno di confino politico a Tito (Pz) con delibera del 17.7.1937. Liberato condizionalmente il 26.12.1937.
In rubrica di frontiera
no
In bollettino ricerche
no
Esclusione dallo schedario
Data di esclusione
1942
Documentazione allegata
fotografie scattate dagli organi di polizia
Altre fonti archivistiche
(ACS-CPC) Archivio centrale dello Stato (Roma), Casellario Politico Centrale
Busta 358, Fascicolo
(ACS, C) Archivio centrale dello Stato (Roma), Confino politico
Busta 68, Fascicolo 1002