Lodi Giovanni

n. busta
63
n. fascicolo
1889
Primo estremo
1938
Secondo estremo
1940
Cognome
Lodi
Nome
Giovanni
Presenza scheda biografica
no
Luogo di nascita
Data di nascita
1887/05/17
Livello di istruzione
diploma
Professione
impiegato
Collocazione politica
Profilo sintetico riassuntivo
Nato il 17.5.1887 a Molini di Colognola, frazione di Casazza (Bg). Risiede a Bergamo in via Paleocapa 15 ed è impiegato presso la società Italcementi. Viene denunciato da un collega di lavoro, il cav. Giovanni Ridolfi (fu Francesco), che lo accusa di avere denigrato Mussolini. Nella sua dichiarazione, messa a verbale l’8.4.1938, Ridolfi riferisce di aver chiesto e ottenuto di utilizzare i locali del Dopolavoro aziendale per ascoltare via radio uno dei discorsi di Mussolini, invitando il personale a recarvisi, ma Lodi, saputo che il tempo di lavoro perduto nella circostanza avrebbe comunque dovuto essere recuperato oltre il normale orario, commenta: "La direzione poteva fare a meno di pretendere di recuperare il tempo occupato per ascoltare il discorso, perché ci potrebbe essere qualcuno che se ne frega del discorso del Duce". Ridolfi prende Lodi per il bavero e questi spiega che intendeva alludere ai sentimenti dell’ambiente e non ai propri. La dichiarazione dell’impiegato Ettore Vanotti, della stessa data, è irrilevante perché questi non ha assistito alla scena, riferitagli da Ridolfi. Convocato in Questura lo stesso 8.4.1938 per rispondere delle accuse, Lodi nega di aver pronunciato la frase che Ridolfi gli imputa, ammettendo solamente di aver detto che la Direzione dell’Italcementi avrebbe potuto avvisare del mutamento del tempo lavorativo, "ma non mi sognai affatto di esprimermi con le parole riferite dal Ridolfi". La vicenda coinvolge anche altri due impiegati dell’Italcementi, Anania Cesareni e Luigi Carlo Mioni. Nel fascicolo sono conservati sia il telegramma del Ministero dell’Interno con il quale viene disposta la diffida per Lodi e 5 anni di confino per Cesareni e Mioni, sia il verbale di diffida di Lodi del 19.4.1938. Al 7.8.1940 risale un appunto manoscritto del 7.8.1940 del maresciallo di Ps Calanca, secondo cui Lodi è di buona condotta morale e politica ed è disinteressato nei riguardi del regime. Il 19.11.1940 un altro appunto di un commissario di Ps annota che Lodi sembra ‘ravveduto’ e pertanto ne propone la radiazione dallo schedario. Non è noto al Cpc. Radiato nel 1940. (G. Mangini, R. Vittori)
Familiari
Lodi Giuseppe (padre)
Nato nel 1852, possidente.
Zanetti Gioacchina (madre)
Possidente
Lodi Teresa Gioachina Luisa Anna Maria (sorella)
Nata a Molini di Colognola il 29.11.1879.
Lodi Luigia Seconda Speranza (sorella)
Nata a Molini di Colognola il 9.4.1881.
Lodi Elisabetta Adelaide Giuseppa (sorella)
detta Adele, nata a Molini di Colognola il 2.3.1882 e morta il 19.7.1884.
Lodi Giuditta Maria Erminia (sorella)
Nata a Molini di Colognola il 8.1.1884.
Lodi Davide (fratello)
Nato a Molini di Colognola il 4.1.1885, morto il 9.1.1885.
Lodi Gioacchino (fratello)
Nato a Molini di Colognola nel maggio 1886, morto l’1.7.1887.
Lodi Elisabetta Agostina (sorella)
Nata a Molini di Colognola il 14.5.1890, morta il 13.1.1891.
Lodi Elisabetta Vincenza (sorella)
Nata a Molini di Colognola il 13.2.1892, morta il 23.2.1892.
Lodi Vincenzo Luigi (fratello)
Nato a Molini di Colognola il 3.12.1894.
Lodi Giovanni Gioachino Giuseppe Luigi (fratello)
Nato a Molini di Colognola il 23.4.1896.
Luoghi di residenza
Bergamo Lombardia Italia via Paleocapa 15
Fatti notevoli
1938/04/08 - 1938/04/08
Nell'aprile 1938 viene accusato da un collega di lavoro, avendo saputo della prescrizione di ascoltare un discorso di Mussolini alla radio e di dover poi recuperare fuori orario il tempo dedicato all'ascolto, di aver detto: "La direzione poteva fare a meno di pretendere di recuperare il tempo occupato per ascoltare il discorso, perché ci potrebbe essere qualcuno che se ne frega del discorso del Duce".
Sanzioni subite
diffida (1938/04/19 - )
Relaz. con altri soggetti
Cesareni Anania (antifascista)
ASBg, Sovversivi
Mioni Luigi (antifascista)
ASBg, Sovversivi
Esclusione dallo schedario
Data di esclusione
1940