Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Calcio (Bg) il 15.8.1878, frequenta la scuola fino alla terza elementare. Ha un fratello di nome Pietro. A Calcio tiene buona condotta, tuttavia è definito ‘accanito socialista’. Viene riformato dal servizio militare per una cateratta all’occhio sinistro. Emigrato in Svizzera nel 1897, il 30.6.1903 il Cpc riferisce alla Prefettura di Bergamo una circolare del 6 giugno precedente, trasmessa dal Pubblico Ministero Federale di Berna, in cui l’autorità svizzera informa che nell’aprile 1903, in occasione di uno sciopero degli operai manovali muratori a Basilea, Lucchini, ‘segnalato quale anarchico agitatore’, lancia pietre contro alcuni operai che volevano lavorare. Il 24.4.1903 viene condannato dal Tribunale di Basilea ad un mese di prigione, con due settimane di rigore. Scontata la pena, viene espulso dal Cantone di Basilea e condotto a Chiasso il 19.5.1903, da dove rientra in Italia dal confine di Como con foglio di via. Alla fine del mese di giugno, però, come informa la Sotto-prefettura di Treviglio il 14.7.1903, è già ripartito trasferendosi in Francia ‘verso l’Alsazia Lorena tedesca’, in realtà a Bourg-Fidèle (dipartimente delle Ardenne, regione del Grand Est), dove si sposa con Leonia Gaspard. Dalla Francia rientra in Svizzera e a Basilea nel 1905 nasce il suo primo figlio. I Cc di Treviglio il 22.12.1906 riferiscono alla locale Sotto-prefettura che Lucchini nel dicembre 1906 è a Basilea e non risulta aver mai professato idee anarchiche prima di emigrare, mentre nel breve periodo del suo rientro a Calcio si è dimostrato socialista, facendo anche propaganda. A questo proposito viene riportata la testimonianza di Angelo Cittadini, di Giacomo, con lui in Svizzera, secondo il quale ‘Lucchini fa parte di un partito sovversivo’ e ‘ogni domenica va ad assistere a conferenze pubbliche che tiene una donna russa’, circostanza confermata anche dai genitori dello stesso Lucchini. Il 15.3.1909 il Cpc chiede informazioni su di lui alla Sotto-prefettura di Treviglio, perché risulta che Lucchini abbia inviato denaro alla stampa anarchica, anche se non viene specificato a quale periodico. In data imprecisata ritorna in Francia, a Mancieulles (dipartimento Meurthe-et-Moselle, regione Grand Est), dove nel 1911 nsce un altro suo figlio. Rientra in Italia nel 1914 a causa della guerra, lavorando in Valtellina nelle retrovie come assistente edile. Dal 1917 lavora per la ditta Devoti&Tosi. Trasferitosi a Idro (Bs), la sua posizione politica si orienta in senso comunista. Tuttavia, in una nota del 7.5.1923 indirizzata dalla Questura di Brescia alla Sotto-prefettura di Treviglio, viene riferito che dal dicembre 1922 Lucchini non fa più parte del Pcd’I ma viene comunque costantemente vigilato. La Sotto-prefettura di Treviglio, per parte sua, il 20.11.1923 informa la Prefettura di Bergamo sui suoi ultimi spostamenti: dal 1921 al 1923 era nell’area lecchese per lavori stradali, professando idee comuniste senza però svolgere propaganda. Il 6.8.1924 la Sotto-prefettura di Treviglio riferisce alla Questura di Bergamo che nel 1919 è stato candidato nel collegio elettorale Brescia-Bergamo, scrivendo però che è stato candidato ‘comunista’, in realtà la candidatura per il partito comunista risale alle elezioni del 1921, senza però venire eletto. Nella stessa circostanza tiene vari comizi nell’area di Calcio. Uno dei suoi 5 figli, Giovanni, il 10.2.1924 viene assolto dalla Pretura di Romano di Lombardia (Bg) dall’imputazione di lesioni personali per non aver commesso fatto. Nel 1925 risiede a Calcio (Bg) e lavora come assistente edile. Nella notte tra il 26 e il 27.12.1924 in un breve comizio a Calcio, nel quale incita i gregari e simpatizzanti a tenersi uniti e pronti per un’eventuale riscossa contro il governo fascista. Per questo viene denunciato dai Cc di Calcio per i reati di cui all’art. 1 e 3 della legge di Ps e all’art. 457 del codice penale. Nel maggio 1925, mentre la famiglia si trova a Calcio, lui lavora a Montepescali (Li), dove suo figlio Bruno (n. a Mancieulles, Meurthe et Moselle, il 27.5.1911, muratore), il 6.3.1925 viene denunciato dai Cc per porto abusivo di arma lunga da fuoco. Il 6.12.1926 i Cc di Treviglio informano i Cc di Bergamo che Lucchini per lavoro si è trasferito con tutta la famiglia a Salò (Bs) e, pur non facendo propaganda contro il regime fascista, ritengono utile che gli venga inflitta una formale diffida affinché non si avvicini a soggetti sovversivi. Nel marzo 1927 risulta domiciliato a Campoverde, frazione di Salò (Bs), lavora sempre per la ditta Devoti&Tosi e la Questura di Brescia segnala a quella di Bergamo che ‘in occasione di scioperi e tumulti ha cercato di moderare i compagni di fede’. Dopo aver chiesto e ottenuto il passaporto in virtù del suo comportamento degli ultimi anni, il 30.1.1932 parte per Basilea per le nozze del figlio. Al suo rientro si trasferisce per lavoro insieme al fratello Pietro nel comune di Alice Castello (Vc) come assistente ai lavori della polveriera per la ditta Devoti&Tosi, rientrando a Campoverde nel luglio 1934. Avendo dato prova di ‘ravvedimento politico’, come dimostra la sua domanda di partire volontario per l’Africa oientale, il 6.3.1936 viene radiato dallo schedario dei sovversivi. Nel fascicolo è conservata la sua fotografia. Cpc, b. 2862, 1909-1936. (G. Mangini, R. Vittori)