Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Casnigo (Bg) il 6.2.1903, contadino, ha frequentato la scuola fino alla classe 3a elementare, ex guardia di finanza, definito comunista, in realtà socialista. Il padre è bracciante e la famiglia risiede a Casnigo in via Grumello 127. Il 6.8.1922 viene arrestato e denunciato dai Cc di Gandino per ‘violenza e resistenza’, ma non vengono specificati i fatti a cui i termini si riferiscono. Dieci giorni dopo, il 16.8.1922, viene denunciato dagli stessi Cc per lesioni volontarie, senza indicazione però dei fatti a cui l’accusa si riferisce. Per tali precedenti, la Pretura di Gandino il 23.3.1923 lo condanna a 20 giorni di carcere. In seguito ad appello, tuttavia, il Tribunale di Bergamo lo proscioglie dalle accuse e condona integralmente la pena. Nella sua scheda biografica compilata su modulo prestampato dai Cc di Gandino, alla voce “Quali compagnie frequenta”, la risposta dell’anonimo carabiniere compilatore è: “Di giovinastri della sua risma”, mentre alla voce “A quale partito ha precedentemente appartenuto”, la risposta è “Risulta non avere appartenuto a nessun partito ma è notorio essere individuo di idee comuniste”. Il 4.11.1924 viene arrestato di Cc di Gandino per minaccia a mano armata, porto abusivo di rasoio ed omessa denuncia di armi, ma il 15.8.1925 viene assolto per intervenuta amnistia. Nel dicembre 1925, insieme ad Aristide Franchina si presenta alla sede del fascio di Vertova per chiedere perdono al locale segretario politico fascista per il proprio comportamento precedente “promettendo di astenersi da qualsiasi manifestazione politica sovversiva e di mettersi sulla retta via”, come riferiscono i Cc di Clusone alla locale Sotto-prefettura il 22.12.1925. Nel giugno 1926 i Cc di Clusone informano la Sotto-prefettura che Guidi “non è più da ritenersi politicamente pericoloso, perché da qualche tempo a questa parte non ha più esplicata alcuna attività politicamente sovversiva, e la sua condotta in genere non ha più dato motivo a rimarchi”. Nel febbraio 1927 chiede ed ottiene il passaporto per l’Australia, dove inizialmente trova lavoro come boscaiolo nella località Bruce Rock (Wheatbelt, Australia Sud-Occidentale). Nel marzo 1928, tramite i parenti di un altro emigrato italiano in Australia, viene riferito ai Cc di Clusone che Guidi si troverebbe a Normanton, nell’Australia settentrionale, come operaio in un’industria di legname. Il 9.6.1928 viene iscritto con il n° 4279 alla RF “per rintraccio e vigilanza”. Nel dicembre 1929 lavora a Wiluna (Australia occidentale) come minatore, dove malmena il fascista italiano Giovanni Zani, poi rientrato in Italia. Nel 1931 è segnalato come minatore nelle miniere d’oro a Boulder (Australia), centro minerario a circa 600 km da Perth, alloggiando presso il ‘Cornwall Hotel’. Nel 1934 risiede sempre a Boulder e lavora come minatore nella miniera d’oro di Kalgoorlie (Australia Occidentale), nei pressi di Boulder, alloggiando presso il ‘Foundry Hotel’. Acquisita la cittadinanza inglese, rientra in Italia con un regolare passaporto rilasciatogli in Australia dal Consolato italiano di Freemantle l’11.4.1938. Sbarca il 28.5.1938 a Genova dal piroscafo ‘Viminale’ e riparte da Napoli per l’Australia l’11.12.1938 a bordo del piroscafo inglese ‘Ormond’. Prima di ripartire da Napoli, in quanto segnalato dalla RF, sulla sua persona e sui suoi bagagli viene effettuata perquisizione, con esito negativo. Nel 1939 è di nuovo a Boulder. Il Cpc scrive il 29.7.1939 al prefetto di Bergamo che “da informazioni ora assunte risulta che l’atteggiamento politico del Guidi, susseguente al suo ritorno in Australia, non giustifica rilievi comunque sfavorevoli. Non risulta che egli esperisca attività politica o propaganda, ed anzi si sarebbe espresso con persone ivi residenti manifestando ammirazione per quanto ha veduto in Italia durante il suo soggiorno”. Nell’agosto 1943 non risultano più contatti dal febbraio 1939 tra Guidi e la sua famiglia d’origine. Nel fascicolo è conservata una sua fotografia. Cpc, b. 2586, 1929-1943. (G. Mangini)