Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Semonte di Vertova (Bg) il 22.5.1900, minatore, emigra in Francia con regolare passaporto. Il 25.8.1937 il Cpc, sulla base di informazioni provenienti da una spia fascista in Francia, segnala che un Antonio Gusmini che risiede a Neuilly-Plaisance (dipartimento Senna-Saint Denis, regione Île-de-France) è un militante di ‘Giustizia e Libertà’, alla cui riunioni partecipa assiduamente, pertanto viene chiesto al prefetto di Bergamo di condurre indagini in sede locale. Si avvia subito il meccanismo istituzionale consueto di fronte ad una simile richiesta: il prefetto incarica il questore, che trasmette l’ordine ai Cc della zona di competenza. Dalle indagini dei Cc, cioè dai documenti da loro prodotti dai e conservati nel fascicolo, emerge la difficoltà a chiarire la data effettiva dell’emigrazione di Gusmini. Infatti, mentre il 20.9.1937 i Cc di Bergamo scrivono al questore che l’emigrazione è avvenuta il 21.7.1930 con regolare passaporto, due anni dopo, il 18.8.1939, scrivono invece che è avvenuta l’8.6.1923. Nella segnalazione del 20.9.1937 i Cc trasmettono anche una foto di Gusmini, conservata nel fascicolo, inviata il 22.9.1937 alla questura di Milano per la duplicazione e rimandata alla questura di Bergamo il 7.10.1937. Il 26.10.1937 i Cc di Bergamo informano la questura che Gusmini risiede a Bagnolet (Seine) al n° 147, avenue Galieni. Il 17.6.1938, tuttavia, il Consolato italiano di Nancy informa il Cpc (e questo a sua volta ne trasmette notizia l’11.7.1938 al prefetto di Bergamo) che Gusmini “risiede tuttora in questa città, frequenta le nostre riunioni, e serba buona condotta politica. É da escludersi, pertanto, che il Gusmini Antonio segnalato recentemente a cotesto Ministero possa identificarsi nel suddetto”. (G. Mangini)