Hopfgartner Felice Antonio

n. busta
58
n. fascicolo
1735
Primo estremo
1895
Secondo estremo
1942
Cognome
Hopfgartner
Nome
Felice
Altri nomi
Antonio
Presenza scheda biografica
Luogo di nascita
Data di nascita
1873/08/28
Livello di istruzione
laurea
Professione
impiegato
Collocazione politica
Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Lovere (Bg) il 28.8.1873, socialista. Nasce a Lovere perché il padre, originario della Carinzia, vi lavorava come ingegnere allo stabilimento Ilva, già Franchi Gregorini. A Lovere rimane con la famiglia fino all’età di 2 anni, per poi trasferirsi a Venezia, dov’è iscritto all’ufficio di leva e dove risiede al n. 5304 del sestiere di Cannaregio. Nel 1893 è studente. Agli inizi del 1894 di iscrive al fascio dei lavoratori di Venezia, svolgendo attività di propaganda socialista. Il 2.6.1894 tiene una conferenza alla Camera del Lavoro di Venezia per commemorare Garibaldi, esortando i lavoratori presenti all’organizzazione e alla resistenza contro la borghesia. A partire dal 17.4.1895 dalla prefettura di Venezia viene compilata la sua scheda biografica. Tiene altre conferenze sul socialismo rivoluzionario. Figlio unico, dopo la morte del padre la madre si risposa e si stabilisce a Napoli, provvedendo economicamente al figlio, il quale si reca spesso in Ungheria, dove il padre aveva proprietà. Il 28.1.1895 il pretore urbano di Venezia lo condanna a 50 giorni di confino da scontare a Udine (art. 5 legge 19.7.1894 n. 316): al momento della lettura della sentenza grida “Viva il socialismo”, procurandosi così altri 3 giorni di arresto per “grida sediziose”. Per scontare la sua condanna parte per Udine il 18.6.1895 e appena giunto cerca di ricostituire il disciolto Circolo socialista locale. Tornato a Venezia il 22.8.1895, lavora presso la locale Camera del Lavoro guadagnando 45 lire al mese. Tuttavia, come viene scritto sulla sua scheda biografica, “questionò coi compagni per motivi d’interesse e disgustato dal biasimo a cui fu fatto segno, abbandonò ogni relazione con essi. I socialisti lo qualificarono traditore e lo cancellarono dal ruolo. Indi partì alla volta della Carinzia per impiegarsi nell’amministrazione dei fondi ereditati dalla propria madre e non fece più ritorno a Venezia”. In realtà rientra a Venezia il 15.4.1900, ma nel giugno dello stesso anno si trasferisce a Chioggia, dove lavora come scrivano per un’agenzia di spedizioni. Nell’agosto 1902 presenta alla questura di Venezia un memoriale in cui dichiara di aver abbandonato le idee e i programmi socialisti fin dal 1896, aderendo invece alle idee e ai programmi del partito democratico costituzionale. Nello stesso mese gli viene rilasciato il passaporto per le due Americhe, dove si stabilisce. Imbarcatosi a Genova sulla nave ‘Ravenna’, emigra in Argentina e poi negli Usa. Dal 1904 risulta risiedere a New York, dove lavorava come contabile ancora nel 1910. Negli anni successivi non ci sono più notizie sul suo conto. Il 28.5.1929 viene iscritto in RF col n° 2425 e nel BR nel 1930. Cpc, b. 2603, 1895-1942, scheda biografica. (G. Mangini)
Familiari
Hopfgartner Felice Antonio (padre)
Piasenti Widman Maria Stella (madre)
Luoghi di residenza
Lovere Lombardia Italia (1973 - 1975) Venezia Veneto Italia Cannaregio 5304 (1875 - 1902) Argentina (1902 - ) New York Usa (1904 - )
Sanzioni subite
confino politico (1895/01/28 - )
Il 28.1.1895 il pretore urbano di Venezia lo condanna a 50 giorni di confino da scontare a Udine (art. 5 legge 19.7.1894 n. 316): al momento della lettura della sentenza grida “Viva il socialismo”, procurandosi così altri 3 giorni di arresto per “grida sediziose”.
In rubrica di frontiera
Informazioni
1929
In bollettino ricerche
Informazioni
1930
Esclusione dallo schedario
no
Altre fonti archivistiche
(ACS-CPC) Archivio centrale dello Stato (Roma), Casellario Politico Centrale
Busta 2603, Fascicolo
Riferimenti bibliografici
Gaudioso 1950
riferimento p. 310.