Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Romano di Lombardia (Bg) il 29.10.1899, dove risiede, prima in via Tadini 10 e poi in via Donizetti 4, badilante. Nel 1922 abbandona il Psi e nel 1923 si iscrive al Pnf a Romano di Lombardia e poi anche nella Mvsn, fino al 25.3.1925, quando la sezione fascista di Romano viene sciolta d’autorità dalla federazione provinciale di Bergamo del Pnf. Lanzini però rimane legato agli ex-dirigenti rimossi ed è coinvolto anche in scontri personali, perciò viene definito dissidente e respinto dalla nuova organizzazione locale fascista del partito. Se ne ha conferma nella nota del 26.4.1925 indirizzata dalla Sotto-prefettura di Treviglio al prefetto di Bergamo, in cui si rileva che “ultimamente, e cioè dopo che il Fascio locale è stato disciolto dalla Federazione Provinciale Fascista di Bergamo, egli è rimasto fascista dissidente e ora eseguendo ciecamente insieme ad altri, le direttive dei suoi capi, pure dissidenti, va provocando con gravi minacce le persone distinte del luogo che sono incaricate della ricostituzione del fascio di Romano di Lombardia. Il Lanzini Felice con processo verbale N° 27 dell’11 febbraio 1925 venne denunciato da quell’Arma per sospetto autore di danneggiamento, e con processo verbale N° 77 del 6 Aprile 1925 fu denunciato per gravi minacce di morte, e per le quali non venne arrestato perché si diede alla latitanza per oltre 4 giorni, facendo ritorno in Romano solo quando seppe che il suo complice Piavani Giuseppe, arrestato, venne messo in libertà provvisoria dall’Autorità Giudiziaria”. Radiato l’1.8.1933. (G. Mangini)