Lazzari Giuseppe Umberto

n. busta
60
n. fascicolo
1787
Primo estremo
1939
Secondo estremo
1943
Cognome
Lazzari
Nome
Giuseppe
Altri nomi
Umberto
Presenza scheda biografica
no
Luogo di nascita
Data di nascita
1906/01/10
Livello di istruzione
licenza elementare
Professione
panettiere
Collocazione politica
Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Gazzaniga (Bg) il 10.1.1906, panettiere, definito 'acceso antifascista', risiede all’estero. Ha un fratello, Luigi Angelo, la cui residenza, in seguito a matrimonio, è ad Arona dal 3.6.1939, a sua volta incluso nell’elenco dei sovversivi, e una sorella, Giannina Battistina, detta Lina, residente a Gazzaniga. Espatria in Francia con regolare passaporto nel 1923, ottiene il rinnovo del passaporto dal R. Consolato di Cannes nell’aprile o maggio 1925. Sposato con una spagnola, Josefa Baleghez, da cui ha avuto due figli, Odette e Luigi. Arriva a Barcellona il 22.10.1936 proveniente da Lunelle (Montpellier). Secondo le informazioni raccolte a suo nome nell’archivio dell’Aicvas, conservato a Milano, Lazzari si sarebbe arruolato nella IIIa brigata dei Carabineros ‘Turia’ come staffetta e come autista. In effetti, Lazzari è proprietario di un camion, pertanto si offre al governo repubblicano e con il camion trasporta materiale da guerra dal porto ai vari depositi. Nel 1938 viene inviato alla caserma ‘Rebasada’ per un corso di motociclista e poi destinato al fronte di Aragona presso una Brigata Internazionale, dove rimane due mesi, per tornare a Barcellona e seguire da lì le sorti della Brigata, sciolta e inviata verso la Francia, malgrado Lazzari avesse chiesto di continuare a servire il governo della repubblica. Nel gennaio 1939 è in Francia nel campo di smobilitazione di Cardedeux. Il 21.9.1939 viene segnalato dalla Questura di Bergamo come persona da arrestare e nell’ottobre 1939 iscritto in BR, schedina n. 0797. Nel 1939 è segnalato nel campo di concentramento di Argelés-sur-mer, per poi passare nel 1940 a quello di Gurs, dove risulta ancora presente nell’aprile 1940, mentre da una nota del 4.5.1940 dei Cc di Gazzaniga alla Questura di Bergamo, emerge che Lazzari è arruolato nell’esercito francese presso il campo di Voldabon (dipartimento del Doubs) a difesa di fortificazioni militarizzate, nella 303° compagnia di lavoratori stranieri. Anche la moglie i figli sono in Francia ma separati e in una località di cui Lazzari è all’oscuro, per volontà delle autorità francesi. Ancora nel marzo 1943 viene controllata la posta ai suoi parenti: il padre, la madre, il fratello Luigi Angelo Lazzari. Il controllo viene revocato l’8.3.1943. Invece, la segnalazione di “Revoca delle ricerche” viene inoltrata al Ministero dell’Interno dal questore di Bergamo G. Masiero il 13.1.1950. Come risulta dalle ricerche dello studioso Matteo Cefis, era ancora in vita nel 1979, forse a Marsiglia, dopo aver ottenuto la cittadinanza francese. Cpc, b. 2743, 1939-1943. Un fascicolo a suo nome è conservato in ACS, fondo ‘Polizia Politica’, b. 707. (G. Mangini)
Familiari
Lazzari Giovanni (padre)
Gualdi Giacomina (madre)
Lazzari Luigi Angelo (fratello)
Nato a Gazzaniga (Bg) il 24.11.1907.
Lazzari Giannina Battistina (sorella)
Detta 'Lina', nata a Gazzaniga il 7.7.1912, dove risiede.
Baleghez Josefa (moglie)
Di nazionalità spagnola.
Lazzari Odette (figlia)
Nata il 24.2.1922, morta a Grenoble il 5.3.2014.
Lazzari Luigi (figlio)
Nato il 4.5.1928 a Fontaine (Isére), morto a Grenoble il 6.11.2014
Luoghi di residenza
Gazzaniga Lombardia Italia (1906 - 1923) Cannes? Francia (1923 - 1936) Barcellona Spagna (1936 - 1939) Francia (1939 - )
Fatti notevoli
1936 - 1939
Partecipa come volontario alla guerra di Spagna nelle formazioni anti-franchiste.
In rubrica di frontiera
Informazioni
1939
In bollettino ricerche
Esclusione dallo schedario
Data di esclusione
1950
Altre fonti archivistiche
(ACS-CPC) Archivio centrale dello Stato (Roma), Casellario Politico Centrale
Busta 2743, Fascicolo
(ACS, PP) Archivio centrale dello Stato (Roma), Polizia Politica
Busta 707, Fascicolo
(INSMLI, AICVAS-pp) Istituto nazionale per la storia del movimento di liberazione (Milano), Fondo AICVAS, Pratiche Personali
Busta 34, Fascicolo 140
Riferimenti bibliografici
Cefis 2013
riferimento p. 73