Lazzari Pietro

n. busta
60
n. fascicolo
1791
Primo estremo
1936
Secondo estremo
1939
Cognome
Lazzari
Nome
Pietro
Presenza scheda biografica
no
Luogo di nascita
Data di nascita
1886/12/26
Livello di istruzione
licenza elementare
Professione
minatore
Collocazione politica
Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Mapello (Bg) il 26.12.1886, sposato, con tre figli. Partecipa alla prima guerra mondiale. Antifascista, emigra in Francia e lavora come minatore nella miniera di ferro della Société de la Mine d’Errouville a Crusnes (dipartimento Meurthe-et-Moselle, regione Grand Est), poi rientra in Italia in data imprecisata. Il 7.2.1937 ad Ambivere (Bg), in un pubblico locale, palesemente ubriaco si rivolge ai presenti e dice: “Il Duce vi fa mangiare della cagiada” e poi, indicando una fotografia di Mussolini aggiunge: “Se state con quello lì mangerete cagiada fino a quando camperete, noi francesi abbiamo da mangiare e bere, divertimenti e poco lavoro”. Portatosi in un altro locale dopo aver bevuto ulteriormente, rivolto ai numerosi presenti dice: “Voi italiani mangiate solo della cagiada e polenta; voi italiani siete buoni a nulla, noi francesi si che siamo buoni a far tutto”. A questo punto un gruppo fascisti lo picchia e lo costringe ad andarsene, non prima di aver dovuto gridare per tre volte “Viva il Duce”. Lazzari se ne va, ma prima di uscire si affaccia sulla soglia della porta e all’esercente dice “Arrivederci” e aggiunge “Cagnazzi d’Italiani”. Nello stesso mese ritorna in Francia, a Seronville (dipartimento Haute Moselle). Nel luglio 1937 il Consolato italiano di Longwy (dipartimento Meurthe-et-Moselle, regione Grand Est) segnala al Cpc che Lazzari è iscritto al fascio di Longwy dal 23.6.1935 e che “nulla vi è da eccepire sulla sua condotta morale e politica. Egli però si lascia andare alle volte a bere smoderatamente, vizio abbastanza frequente fra coloro che, come il Lazzari, esercitano il duro e pericoloso mestiere di minatore”. Il 28.9.1939 il capitano Giuseppe Passanisi dei Cc di Bergamo, richiesto dalla Questura di un parere sulla sua possibile radiazione nel contesto della periodica revisione dello schedario dei sovversivi, risponde che Lazzari “non è iscritto al P.N.F. e si ritiene opportuno non radiarlo dallo schedario dei sovversivi anche perché continua a rimanere all’estero senza dare notizie di sé”. ()G. Mangini)
Familiari
Lazzari Pietro (padre)
Nato nel 1857, possidente.
Rota Negroni Maria (madre)
Nata a Palazzago nel 1861, morta a Prezzate l’11.5.1896 a 35 anni.
Lazzari Laura Florinda Maria (sorella)
Nata a Mapello il 22.2.1880, sposata a Mapello il 18.8.1900 con Bortolo Valsecchi.
Lazzari Maria Francesca (sorella)
Nata a Mapello il 30.8.1881, sposata a Mapello il 26.9.1906 con Giuseppe Andrea Panzeri.
Lazzari Rosa Assunta (sorella)
Nata a Mapello il 9.8.1883, morta l’1.3.1885.
Lazzari Catrina Antonia (sorella)
Nata a Mapello il 17.1.1885.
Lazzari Rosa Maria (sorella)
Nata a Mapello il 19.2.1889.
Lazzari Felice Maddalena (sorella)
Nata a Mapello il 10.4.1891.
Lazzari Antonia (sorella)
Nata a Mapello il 25.9.1892.
Luoghi di residenza
Mapello Lombardia Italia Crusnes Grand Est Francia Seronville Grand Est Francia Longwy Grand Est Francia
In rubrica di frontiera
no
In bollettino ricerche
no
Esclusione dallo schedario
no