Magri Carmelo


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n. busta
65
n. fascicolo
1962
Primo estremo
1927
Secondo estremo
1942
Cognome
Magri
Nome
Carmelo
Presenza scheda biografica
no
Luogo di nascita
Data di nascita
1902/09/26
Livello di istruzione
licenza elementare
Professione
operaio cubettista
Collocazione politica
Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Trescore Balneario (Bg) il 26.9.1902, operaio cubettista, celibe, definito ‘social-comunista’. Il 25.8.1926 viene arrestato dai Cc di Mezzolombardo (Tn) e denunciato “per offese all’Italia, a S.M. il Re ed al Capo del governo” e il 17.12.1926 condannato dal Tribunale di Trento a 43 giorni di detenzione e al pagamento di una multa di 91 lire, oltre alle spese processuali. Nel luglio 1927 lavora a Mezzolombardo presso la ditta Damioli, quando si licenzia e si reca a Cogolo (Tn) fino all’agosto 1927. Il 20.9.1927 a Ponte all’Isarco (Bz, oggi Ponte Gardena) viene denunciato dai Cc per lesioni e minacce e per questo condannato a un mese e 6 giorni di reclusione. Nel corso del 1928 risiede in Valle d’Aosta, dove lavora come operaio nella costruzione di gallerie. Il 29.8.1929 la Pretura di Luino lo condanna a 2 mesi di reclusione e a 200 lire di multa per truffa. Incluso in BR dal 24.8.1928, viene arrestato il 20.1.1931 dai Cc di Ferriero (Pc) e indirizzato a Trescore Balneario con foglio di via obbligatorio. Il 6.7.1931 lascia Trescore Balneario perché non vi ha trovato lavoro e si trasferisce a Cardano (Bz) dal fratello Luigi, che lavora presso una teleferica. Trova lavora nella cava di porfido ‘Zelger’ nella località Campegno di Val d’Ega (Bz), alloggiando in una baracca attigua alla cava. Alla fine di novembre lavora a Val d’Ega, contrada di Cornedo all’Isarco, come operaio nelle locali cave di porfido presso la ditta Puricelli. Nel febbraio-marzo 1932 si trasferisce all’isola del Giglio (Gr) per lavorare in una cava, ma nell’aprile 1932 ritorna a Val d’Ega. Il 5.9.1932 viene licenziato dalla ditta Puricelli per riduzione di personale, ma trova lavoro presso la ditta Campese di Ceola di Giovo (Tn) in Val di Cembra. L’8.11.1932 viene fermato a Bolzano per misure di Ps e rimpatriato a Trescore Balneario con foglio di via obbligatorio. Nel 1933, rientrato a Val d’Ega, lavora sempre per l’impresa Puricelli e alloggia in una baracca a Val d’Ega. Il 24.2.1934 si trasferisce definitivamente a Cornedo all’Isarco, in contrada Val d’Ega, dove lavora sempre come operaio nelle cave di porfido e risiede presso la trattoria Val Sorga. Il 23.10.1942 la Prefettura di Bolzano informa il Cpc e la Prefettura di Bergamo che Magri, residente in Contrada Val d’Ega di Cornedo all’Isarco, “politicamente, in questi ultimi tempi si è comportato bene”, e questo perché “interviene alle adunate indette dal fascio di Combattimento di detto comune, parla con piacere delle Istituzioni del regime fascista, dando prove concrete di ravvedimento. É un ottimo operaio ed un buon cittadino, tanto che da tutti i suoi conoscenti è stimato e ben voluto”. Per questo viene radiato dallo schedario dei sovversivi. Nel fascicolo è conservata una sua fotografia in triplice posa. Radiato nel 1942. Cpc, 2934, 1927-1942. (G. Mangini)
Familiari
Magri Giacomo (padre)
Contadino
Filippi Carola (madre)
Contadina
Magri Luigi (fratello)
Operaio
Magri Maria Pasqua (sorella)
Nata a Trescore Balneario il 12.3.1899.
Luoghi di residenza
Trescore Balneario Lombardia Italia (1902 - 1934) Cornedo all'Isarco Trentino Alto Adige
Fatti notevoli
1926/08/25
Il 25.8.1926 viene arrestato dai Cc di Mezzolombardo e denunciato “per offese all’Italia, a S.M. il Re ed al Capo del governo”.
Sanzioni subite
carcere (1926/12/17 - )
Il 17.12.1926 viene condannato dal Tribunale di Trento a 43 giorni di detenzione e al pagamento di una multa di 91 lire, oltre alle spese processuali.
carcere (1927 - )
Il 20.9.1927 a Ponte all’Isarco (Bz, oggi Ponte Gardena) viene denunciato dai Cc per lesioni e minacce e per questo condannato a un mese e 6 giorni di reclusione.
carcere (1929 - )
Il 29.8.1929 la Pretura di Luino lo condanna a 2 mesi di reclusione e a 200 lire di multa per truffa.
In rubrica di frontiera
no
In bollettino ricerche
Informazioni
1928
Esclusione dallo schedario
Data di esclusione
1942
Documentazione allegata
fotografie scattate dagli organi di polizia
Altre fonti archivistiche
(ACS-CPC) Archivio centrale dello Stato (Roma), Casellario Politico Centrale
Busta 2934, Fascicolo