Profilo sintetico riassuntivo
Nato il 3.10.1885 a Corna Imagna (Bg), antifascista, muratore e boscaiolo, sposato con Maria Regazzoni, ha 5 figli. Partecipa alla prima guerra mondiale. Ferito al collo da una scheggia di granata, viene considerato come un mutilato e percepisce una pensione privilegiata. Emigra in Francia nel 1920 e nel 1929 è iscritto all’Ond di Belfort. Lavora come operaio alla ‘Compagnie des Forges’ a Audincourt. Il 24.2.1930 rientra temporaneamente a Corna Imagna e prima di ripartire confida ad un compaesano un fatto che poi viene riferito al tenente dei Cc di Bergamo Amerigo Trapani, che il 26.3.1930 ne riferisce alla Questura di Bergamo, e cioè che “venendo a vie di fatto – per difendere il proprio onore – con un avanzo di galera lo uccise con un colpo di falcetto. Per tale delitto sarebbe stato subito arrestato ma al processo sarebbe stato assolto”. Questa confidenza di Bassi, tuttavia, non trova riscontro nelle informazioni su di lui che periodicamente provengono dalla Francia, tranne che in un’informativa del Consolato di Digione del 17.2.1930, in cui si comunica al Cpc (e di rimbalzo alla Prefettura di Bergamo) che Bassi “durante una rissa sembra abbia ucciso un compagno di lavoro”. Il 7.12.1932, rientrato in Italia, nella frazione Ca’ Gavaggia di Corna Imagna, ha la tessera del Pnf. Nel fascicolo la documentazione conservata, però, favorisce la confusione, perché molte delle informazioni fornite si riferiscono in realtà al cugino Giovanni Giuseppe, a sua volta emigrato nelle stesse località del territorio del Doubs e socialista. La distinzione tra i due cugini Bassi proviene da una segnalazione del Ministero dell’Interno alla Prefettura di Bergamo il 13.12.1934, in seguito alla quale Bassi viene radiato. Nel fascicolo è conservata una sua foto tessera, oltre a 2 copie di una piccola fotografia che lo ritrae mentre sta suonando la fisarmonica, inoltre c’è una bella fotografia di gruppo in occasione di una cerimonia nuziale. Cpc, b. 392, 1930-1934. (R. Vittori)