Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Vagna di Domodossola (No) il 22.7.1910, fonditore, antifascista, domiciliato a Bergamo in via Quarenghi 1, nipote di Leone Mangili (b. 59). Il 18.2.1930 emigra in Francia, nel 1931 risiede a Antony (dipartimento Hauts-de-Seine, regione Île-de-France), Café du Commerce. Iscritto in RF. A Bergamo ha prestato servizio come milite nella Mvsn, 14a legione ‘La Garibaldina’, provenendo dall’Avanguardia. Il 22.10.1930 ne viene proposta l’espulsione perché ha inviato una lettera alla camicia nera scelta Roberto Pasti, nella quale, dopo 9 mesi di vita parigina, matura la consapevolezza che la vita in Francia è incomparabilmente superiore rispetto a quella italiana, invitando Pasti a “venir via dalla schiavitù fascista”, anche per quella che definisce “figa internazionale”, che mostra di apprezzare molto. Come milite ha prestato servizio anche presso la Questura di Bergamo. Con una nota del Consolato Generale d’Italia a Parigi del 12.6.1941 si informa che Mangili, residente a Malakoff (dipartimento Hauts-de-Seine, regione Île-de-France), ha chiesto il rinnovo del passaporto per recarsi in Germania per lavoro “in seguito ad arruolamento da parte di queste autorità tedesche”. Nel fascicolo è conservata una sua fotografia. Cpc, b. 2988, 1931-1943. Un fascicolo a suo nome è in ACS, fondo ‘Polizia Politica’, b. 768. (G. Mangini)