Manzoni Giacomo Francesco

n. busta
67
n. fascicolo
1999
Primo estremo
1912
Secondo estremo
1932
Cognome
Manzoni
Nome
Giacomo
Altri nomi
Francesco
Presenza scheda biografica
no
Luogo di nascita
Data di nascita
1855/10/16
Luogo di morte
Limbiate (Mi)
Data di morte
1920/10/08
Livello di istruzione
licenza elementare
Professione
operaio
Collocazione politica
Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Rota Fuori (Bg) il 16.10.1855, anarchico. Emigrato in Francia, ne viene espulso nel giugno 1911 in seguito ad una condanna penale di 6 gg. di carcere e 625 lire di multa per contrabbando e truffa. Una segnalazione del 1912 dell’Ambasciata italiana a Parigi informa che Manzoni si trova con anarchici francesi e italiani in Lussemburgo per propaganda presso la classe operaia, come emissari della ‘Confèderation General du Travail’ che fanno riferimento al giornale «Le Travailleur Socialiste». In seguito svolge attiva propaganda tra gli operai italiani di Nancy perché non rispondano alla chiamata alle armi. Nel 1915 risiede a Laufenburg (Cantone d’Argovia), è operaio sterratore nella vicina città di Niederhof (Baden, Germania). Rientrato in Italia in data imprecisata, muore nel manicomio di Mombello il 8.10.1920, il certificato di morte è rilasciato dal comune di Limbiate. Sua figlia Elena, nata in Francia il 3.8.1887, torna in Italia con il padre, è sposata e gestisce un caffè a Milano, da dove si allontana dopo la morte del padre. Nonostante il certificato di morte, incomprensibilmente il 7.6.1928 il nome di Manzoni viene inserito in BR con il n. 4033 e l’indicazione ‘per rintraccio e vigilanza’. Cpc, b. 3008, 1911-1932. (G. Mangini)
Familiari
Manzoni Domenico (padre)
Rodeschini Lucia (madre)
Manzoni Elena (figlia)
Luoghi di residenza
Rota Fuori Lombardia Italia (1855 - ) Francia ( - 1911) Lussemburgo (1911 - ) Laufenburg Cantone d'Argovia Svizzera Limbiate Lombardia Italia ( - 1920)
Fatti notevoli
1912
Nel 1912 Manzoni con anarchici francesi e italiani in Lussemburgo svolge propaganda presso la classe operaia, come emissari della ‘Confèderation General du Travail’ che fanno riferimento al giornale «Le Travailleur Socialiste».
Sanzioni subite
Espulsione (1911 - )
Espulso dalla Francia nel giugno 1911 in seguito ad una condanna penale di 6 gg. di carcere e 625 lire di multa per contrabbando e truffa.
In rubrica di frontiera
Informazioni
1928
Esclusione dallo schedario
no
Altre fonti archivistiche
(ACS-CPC) Archivio centrale dello Stato (Roma), Casellario Politico Centrale
Busta 3008, Fascicolo