Patelli Luigi Domenico

n. busta
83
n. fascicolo
2496
Primo estremo
1925
Secondo estremo
1942
Cognome
Patelli
Nome
Luigi
Altri nomi
Domenico
Presenza scheda biografica
no
Luogo di nascita
Data di nascita
1888/02/16
Luogo di morte
Bergamo
Data di morte
1942/05/20
Livello di istruzione
licenza elementare
Professione
parrucchiere
Collocazione politica
Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Seriate (Bg) il 16.2.1888, domiciliato a Scanzorosciate (Bg), risiede a Bergamo via Borgo Santa Caterina 75 e nella stessa via, al n. 57, lavora come parrucchiere. Prende parte alla prima guerra mondiale. Socialista massimalista, è abbonato all’ «Avanti». Sospettato di detenere armi, il 30.4.1925 la sua abitazione viene perquisita alla presenza di una sua sorella dai vicebrigadieri specializzati dei Cc ma addetti alla Questura di Bergamo, Tito Calanca e Amedeo D’Ambrosio. Nel corso della perquisizione vengono trovati e sequestrati 4 opuscoli, due intitolati Ai compagni metallurgici, uno Aiutiamo le vittime della reazione, e uno Comunismo. Un’altra perquisizione a casa sua viene effettuata il 2.11.1926 dal brigadiere Pietro Bruno, dal vice-brigadiere Tito Calanca e dalla guardia scelta Sante Jacobazzi, e porta al rinvenimento di “alcuni opuscoli di carattere comunista, diversi quadri con fotografie raffiguranti noti sovversivi e tessere a lui intestate del partito socialista già scadute, che abbiamo sequestrati”. In seguito chiede l’iscrizione al Pnf come ex-combattente, ma la domanda è respinta per i suoi precedenti antifascisti. La sera del 30.11.1941, in via Borgo Santa Caterina, con Ferruccio D’Adam (fu Antonio e Matilde Grandi, n. Piovene, Vicenza, il 15.10.1893, residente in via Borgo Santa Caterina 81, meccanico disoccupato, poi ambulante di mercerie, sospetto di ricettazione) dice “Vigliacchi, mascalzoni, avete ridotto l’Italia in bolletta ed ora ci affamate tutti”, frase sentita dal fascista Emanuele Maironi, consultore di servizio comandato del gruppo fascista ‘Mussolini’ della Federazione del Fasci di Combattimento di Bergamo del Pnf e per questo viene diffidato il 19.1.1942. Muore per infarto il 20.5.1942. (G. Mangini)
Familiari
Patelli Giovanni Battista (padre)
Nato nel 1843, contadino.
Zambaiti Margherita (madre)
Contadina.
Patelli Antonia Lucia (sorella)
Nata a Seriate il 12.6.1880.
Patelli Teresa Giuseppa (sorella)
Nata a Seriate il 13.10.1884.
Luoghi di residenza
Scanzorosciate Lombardia Italia Bergamo Lombardia Italia Borgo Santa Caterina, 75 ( - 1942)
Fatti notevoli
1941/11/30 - 1941/11/30
La sera del 30.11.1941, in via Borgo S. Caterina, con Ferruccio D’Adam (fu Antonio e Matilde Grandi, n. Piovene, Vicenza, il 15.10.1893, residente in via S. Caterina 81, meccanico disoccupato, poi ambulante di mercerie, sospetto di ricettazione) dice “Vigliacchi, mascalzoni, avete ridotto l’Italia in bolletta ed ora ci affamate tutti”, frase sentita dal fascista Emanuele Maironi, consultore di servizio comandato del gruppo fascista ‘Mussolini’ della Federazione del Fasci di Combattimento di Bergamo del Pnf
Sanzioni subite
perquisizione (1925/04/30 - )
Il 30.4.1925 la sua abitazione viene perquisita dai vicebrigadieri specializzati dei Cc ma addetti alla Questura di Bergamo, Tito Calanca e Amedeo D’Ambrosio, e vengono sequestrati 4 opuscoli, due intitolati Ai compagni metallurgici, uno Aiutiamo le vittime della reazione, e uno Comunismo.
perquisizione (1926/11/02 - )
diffida (1942/01/19 - )
Relaz. con altri soggetti
D'Adam Ferruccio
In rubrica di frontiera
no
In bollettino ricerche
no
Esclusione dallo schedario
Data di esclusione
1942